La storia che non sa finire.

[Completa]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Titolo: La storia che non sa finire
    Autore: buffina92
    Timeline: I fatti si svolgono dopo la morte di Buffy, che avviene alla fine della 5° stagione. La prima parte è il punto di vista di Angel, e la storia rimane più o meno tale fino alla risurrezione di Buffy.
    Summary: Buffy è morta, e Angel non riesce a darsi pace per non esser stato lì quando il tutto è avvenuto. La sogna ogni notte senza vita, sdraiata a terra, esanime. Si ritira anche lontano dalla California per provare a superare questo forte lutto, ma non ci riesce. Torna a Los Angeles e dopo qualche tempo arriva la lieta notizia: Buffy è di nuovo viva. S’incontrano a metà strada, e si confessano tutto quello che non erano stati in grado di raccontarsi fino ad allora…
    Disclaimer: I personaggi e i luoghi descritti non sono di mia proprietà, ma di JW, della WB e della UPN.
    Note: Il titolo è ispirato dalle parole di una canzone di Jovanotti, “Come musica”. E’ la mia prima fanfiction e non so quanto sia buona, comincio a pubblicarla perché spero di avere una buona storia da raccontare.
    Commenti: I commenti sono graditissimi, servono a farmi migliorare :)



    Capitolo 1: Dalle tenebre alla luce, come un tempo.

    Era morta. Morta. Il suo corpo era freddo e senza vita. Morta. La vedeva lì, stesa a terra, immobile. “Buffy! Buffy! Ti prego alzati, Buffy!”. Sapeva benissimo che non poteva farlo, no, non poteva fare più niente. Il suo cuore aveva smesso di battere. “Buffy ti prego svegliati, Buffy!”. Angel urlava il suo nome, pregando che lei riuscisse a sentirlo, che non era morta davvero. Ma Buffy era lì, sdraiata a terra, immobile, fredda. Lui la prese in braccio, piangendo, gridando ancora il suo nome, sperando di riuscire a fare qualcosa…

    Aprì gli occhi di colpo. Era solo un sogno. Si ritrovò sudato e spaventato nel suo letto. Era tutto un sogno, ma nella sua testa succedeva ogni notte. Ogni volta che riusciva ad addormentarsi gli appariva quella scena: Buffy caduta a terra, immobile, con gli occhi sbarrati e che fissavano il vuoto. A volte era lui stesso a chiuderglieli, altre volte, invece, li lasciava così, vitrei, privi di vita. Ogni notte tentava di fare qualcosa, di rianimarla, come se il problema fosse solo quella brutta caduta. Ma non era possibile, non ci riusciva nemmeno nel sogno, figuriamoci nella realtà, visto che non era neanche lì quando tutto ciò era accaduto.

    La vedeva così ogni notte: morta. Riusciva a pensarla solo in quelle condizioni. Non più come piena di energia e di vita come un tempo. Era solo fredda, a terra. Tutte le notti.
    Non riusciva a darsi pace. Non c’era più la gioia, il saperla al sicuro nonostante il suo status di cacciatrice. Ora c’era solo la fredda sensazione che fosse sparita, per sempre. Non c’era più l’illusione, la voglia di poter andare a Sunnydale e poterla vedere, anche solo per un momento. Niente, era tutto vuoto.
    La mente di Angel vagava incessantemente tra questi pensieri. Non riusciva a staccarsi dalla visione di Buffy in quelle condizioni. Gelida, a terra, esanime.

    Willow era andata a Los Angeles subito dopo l’accaduto. non ce l’aveva fatta a dirgli tutto per telefono. Il varco che si era aperto con il sangue di Dawn, le parole che la sorella avrebbe dovuto riportare ai suoi amici, Buffy che si butta da quella torre per impedire il sacrificio di Dawn e perchè solo il suo sangue oltre a quello di sua sorella avrebbe potuto chiudere il portale. Una sorella che non era veramente tale, che dei monaci avevano creato per proteggerla, perché una certa dea, mostro o qualcosa di simile non riuscisse a trovarla. Perché Dawn era la chiave di questa porta infernale, di questo maledetto luogo dove era finita Buffy.
    Le parole di Willow gli erano sembrate così assurde da non essere reali. Ma tutto il mondo che lo circondava era assurdo. Lui stesso lo era. Un vampiro con un'anima. Poteva esserci qualcosa di più ridicolo al mondo? Ma il pensiero più assurdo di tutti in questo mondo impossibile era Buffy morta.

    Era tutto così straziante, così…insensato. Lei era Buffy, era la Cacciatrice, aveva affrontato situazioni assurde, persino il mostro che è in lui…eppure era morta.

    La sua testa non riusciva a scrollarsi di dosso quell’immagine.

    Willow era rimasta in albergo per qualche giorno, da loro. Non aveva ancora capito se Angel volesse seguirla per visitare la tomba della sua amata oppure no. Cordelia e gli altri si stavano prendendo cura di lei. Non voleva rimanere a Los Angeles troppo a lungo, non era la sola a stare male per quella perdita.
    Angel era chiuso nella sua stanza da giorni. Se ne stava lì, in silenzio, senza uscire, senza rivolgere la parola a nessuno. Nemmeno Lorne era riuscito a parlarci. Nessuno poteva comunicare con lui, nessuno.
    Proprio quando Willow stava per andarsene, Angel riuscì a dire qualcosa. “Voglio vedere dove è successo”, aveva detto.

    Aveva salutato tutti, Lorne, Cordelia, Gunn, Wesley e Fred, aveva preso i primi vestiti che gli erano capitati tra le mani e se n’era andato a Sunnydale con Willow. Avevano aspettato la notte ed erano corsi lì, davanti alla sua tomba.


    Buffy Anne Summers. Sorella adorata, amica devota. Ha salvato il mondo, parecchio.




    Era lì che si era fermata la mente di Angel, davanti a quella pietra. Ogni notte rivedeva tutto come se fosse stato lì, come Willow gliel’aveva raccontato.

    Era tornato a Los Angeles dopo qualche giorno. Non stava più nella sua stanza: vagava nella città di notte, per poi tornare all’Hyperion all’alba, rischiando di morire bruciacchiato. Che gli importava ormai? Aveva ancora qualcosa per cui lottare?

    Le luci della città erano comunque troppo accecanti per lui, un vampiro solitario immerso nei ricordi. Quando se ne rese conto, se ne andò da Los Angeles, in un posto lontano, il Tibet, dove non conosceva nessuno e dove avrebbe potuto superare il suo dolore. Ma come poteva? Come poteva dimenticare?
    Tutti avrebbero voluto aiutarlo, ma nessuno riusciva a farlo davvero. Il suo dolore era troppo grande, troppo pesante per poterlo condividere con qualcuno, troppo invadente.
    Forse tutto ciò faceva parte della sua penitenza, questa terribile sensazione di inadeguatezza.
    Sarebbe dovuto morire con lei? Sapeva benissimo che Buffy non l’avrebbe mai voluto.
    In realtà lui sapeva perfettamente qual’era il problema che lo tormentava più di tutti: avrebbe dovuto esserci. Avrebbe voluto fare qualcosa per impedirlo, per evitare che quel dannato portale si aprisse, che lei si buttasse e fosse costretta a chiuderlo. Lui doveva essere lì, e dopo tutto questo tempo lo sapeva meglio di chiunque altro. Comprese quanti errori aveva compiuto, il più grave dei quali era stato lasciare Sunnydale.

    Durante il suo soggiorno in Tibet non aveva trovato la pace e la serenità che cercava. Quei sogni continuavano ad ossessionarlo, non riusciva a spiegarsi perché fosse successo tutto questo. Era tutto così chiaro, ma il solo pensiero che Buffy era morta lo rendeva inerme, debole. E nessun ritiro spirituale l’avrebbe mai aiutato.

    Quando capì che nemmeno quello era il suo posto, tornò a Los Angeles, afflitto e senza più speranze.

    I suoi amici cercavano di tirarlo su, ma non era così semplice. La sua testa vagava sempre lì, su quella dannata immagine di Buffy, l’amore della sua vita, stesa a terra, immobile e sconfitta.
    Cominciò a “drogarsi” di lavoro, ogni occasione era buona per uscire e uccidere qualche demone. Era l’unico modo per sfogare la rabbia che aveva dentro di sé.
    Ma ogni volta che rientrava nella sua stanza, ogni volta che rimaneva solo, quell’immagine riaffiorava nella sua testa e diventava più intensa, per diventare più nitida nei suoi sogni.

    Cordelia era preoccupata, non l’aveva mai visto così. Per quanto non era mai stato così espansivo e sorridente, ora sembrava ogni giorno più musone, più afflitto. Forse neanche il tempo sarebbe stato in grado di aiutarlo, forse questo peso se lo sarebbe portato dentro per il resto dei suoi giorni. E tutti sapevano che la sua vita era immortale: ciò significava che avrebbe dovuto convivere con questo enorme dolore per sempre.

    Una sera, mentre era in giardino con Fred, arrivò una telefonata. Angel neanche se ne accorse, era concentrato nel discorso che stava facendo con il “nuovo acquisto” della gang. Sentì dei passi veloci dietro le sue spalle. “Angel!” gridò Cordelia appena lo vide. Angel si voltò e le disse: “Che succede?”. “Angel è viva, lei è viva!” gridò la giovane donna tutta eccitata.

    Angel non riusciva a capire. Era un sogno, finalmente uno di quelli a lieto fine? Si diede un pizzicotto per provare se era tutto vero.
    “Ma che fai, perdi tempo? Non è un sogno Angel, vai al telefono, Buffy è viva!” gridava ancora Cordelia.
    Ma Angel non riusciva ad alzarsi, era incredulo. Guardò Fred che gli sorrise. Non sapeva chi era Buffy, era arrivata da così poco tempo…ma avrebbe saputo, certo che sì. Angel fu come “spronato” dal timido sorriso di Fred e finalmente corse verso il telefono.
    Cordelia si avvicinò con un grosso sorriso, ma poi capì che era meglio farli parlare da soli, e si allontanò.

    Angel alzò la cornetta. Non sapeva neanche lui cosa stava facendo, non era ancora convinto che fosse tutto vero.

    “Pronto?” disse con un filo di voce, come se avesse paura di quello che stava per sentire.
    “…Sei tu, vero?”. Era Buffy dall’altro capo del filo. Era lei. Riconosceva distintamente la sua voce. Era davvero viva.
    “Sì, sì sono io…ma…ma come stai?”. Era l’unica cosa che riusciva a chiedergli.
    Buffy dall’altra parte sorrise, Angel riuscì a sentirla distintamente.
    “Sto bene, più o meno. E…e tu?”.
    “Io…ora sto bene.”
    Buffy sorrise ancora.
    Angel continuò: “Vorrei dirti tante cose, ma non riesco a parlare, mi sembra impossibile che tu sia di nuovo viva”.
    “Lo so, anche a me. Vorrei dirti anch’io delle cose, ma non mi va di farlo per telefono. Ti dispiace se ci vediamo da qualche parte? Ho davvero bisogno di vederti”.
    Angel si stupì. Avevano deciso di separarsi anni fa, ma sapeva che rivederla ora gli avrebbe fatto solo bene. Era lei che lo voleva, ma anche lui sapeva quanto ne avesse bisogno, ora più che mai. Non ci pensò su due volte.
    “Va bene. Vengo io da te o tu da me?”
    “Vediamoci a metà strada” disse Buffy.
    “Va bene, sono d’accordo. Ci vediamo…quando?”.
    “Facciamo il prima possibile”.
    “Ok, allora vediamoci domani”.
    “Domani va più che bene. Allora…a domani, Angel”.
    “A domani”.

    Se avesse avuto un cuore, in quel momento l’avrebbe sentito battere all’impazzata, addirittura dimenarsi per uscire dal suo petto. Buffy era viva, poteva esserci qualcosa di più bello?

    Cordelia e Fred gli corsero incontro non appena mise giù la cornetta, seguite da Gunn, Wesley e Lorne.
    “Allora, allora, che ti ha detto?” disse sussultando Cordelia.
    “Ci vediamo…ci vediamo domani. Ha detto che ha bisogno di dirmi delle cose e che..insomma che ci vediamo domani” disse Angel.
    “E allora, non sei contento? Insomma Buffy è viva! Come ti senti?”. Cordelia era davvero felice, non si capiva se lo era per Angel o per Buffy, era felice e basta.
    “Sì, sono felice” disse Angel voltandosi verso le scale.

    Una lacrima dolce gli rigò il viso. Fece in tempo a nasconderla mentre si voltava, non voleva che gli altri lo vedessero piangere.
    Senza voltarsi disse: “Vado a letto ragazzi, domani devo vederla”.

    Nessuno cercò di fermarlo. Dopo tutto quel dolore, era giusto che interiorizzasse anche questo.

    Angel si tolse i vestiti e si mise a letto. Era piacevolmente stanco.
    Riuscì ad addormentarsi abbastanza velocemente.
    Non appena chiuse gli occhi e cadde nel sonno, vide Buffy. Era radiosa, piena di luce. Era bella, come la prima volta che l'aveva vista, quando, anche se non la conosceva, aveva riempito i suoi occhi di una luce incommensurabile, qualcosa che nella sua lunga vita non aveva mai visto. E la cosa più luminosa in lei era il suo sorriso.

    Riusciva a vederla così, finalmente.

    Edited by buffina92 - 27/6/2012, 18:13
     
    Top
    .
  2. SilviaLivre
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    E meno male che non volevi postarla...sarebbe stata una pazzia.
    E' molto bella invece, ma anche ben scritta.

    Ho adorato la loro telefonata, perfetta... per chi come me non si è mai capacitata di quella misera inquadratura dopo la rivelazione di Cordelia a Angel. Molto tangibile il dolore di Angel.

    Complimenti. Ora sono molto curiosa, continua buffina.
    Spero di averti convinta a continuare... davvero, sei brava e molto bangel in ogni parola...


    adoro le scrittrici bangel...
     
    Top
    .
  3. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Oooh :ininlove: :ininlove:
    Sono lusingata dai tuoi complimenti, e molto contenta che ti piaccia Silvia.
    Ho tante idee da portare avanti, spero di riuscirci e di farlo al meglio delle mie potenzialità.

    Grazie davvero per i complimenti :wub: :smack:
     
    Top
    .
  4. -Vera93-
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    davvero bella! mi piace...
    concordo con silvia, la telefonata era perfetta *W*
    sono davvero curiosa vedere cosa succede durante l'incontro ♥
     
    Top
    .
  5. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    eheheh, vedrete cosa gli farò combinare, ihihih ^^
    grazie mille anche a te Vera :wub:
     
    Top
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Little Immortal

    Group
    *Fanfic's Fans*
    Posts
    55
    Reputation
    0

    Status
    dark
    Che bella!
    Anch'io penso che la telefonata sia perfetta e il modo in cui riesci a descrivere le emozioni di Angel... mi sembra di vedere il suo volto.
    Mi sono sempre chiesta cosa sia successo quando si sono incontrati e ancora mi piange il cuore per come nei telefilm sia una cosa di poco conto.
    Spero che lo continuerai presto.
    Un bacio!
     
    Top
    .
  7. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Anche a me piange il cuore per non sapere cosa è successo in quell'incontro...è per questo che ho deciso di partire proprio da lì :)
    grazie anche a te per i complimenti susy! :smack: :D
     
    Top
    .
  8. tmtmtm
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    cio buffina ;) ... a me è sempre dispiaciuto non vedere l'incontro tra buffy e angel nella sesta serie e grazie a te avrò uno scenario ben chiaro di quello che sarebbe potuto accadere e per questo ti ringrazio :promb: .
    Per quanto riguarda questo primo capitolo a me è piaciuto molto, soprattutto il modo in cui sei riuscita a descrivere i sentimenti di angel e la difficoltà dei suoi amici nel capire questo grande dolore che lo stava divorando dall'interno , sei riuscita a farmi provare le sue emozioni a farmele condividere quindi ti ringazio e spero a presto con il prossimo capitolo!!!!
    baci teresa
     
    Top
    .
  9. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    grazie per i complimenti teresa, spero che il secondo capitolo (che sto scrivendo, è quasi pronto :)) ti piacerà come il primo! :)
     
    Top
    .
  10. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 2: Confessioni

    Il mattino arrivò in un batter d’occhio, Angel dormì così bene che non se ne accorse neanche. Era stata una notte perfettamente tranquilla. Tutti i pensieri erano svaniti, le preoccupazioni, tutto quanto, ora che Buffy era viva.

    Non sapeva se era pronto ad affrontare quella giornata. Non aveva idea di cosa lo aspettasse, cosa Buffy avrebbe dovuto dirgli.

    Prima delle 10 di mattina non uscì dalla sua stanza. Sentiva l’adrenalina salirgli in corpo col passare delle ore.
    Gli altri lo guardavano con un certo stupore. L’avevano visto così afflitto negli ultimi mesi, non gli sembrava vero che ora fosse così radioso.

    “Ehi, amico, se la troppa felicità ti fa perdere il controllo, arriva il paletto eh, stai attento!” gli ripeteva Gunn scherzando.
    Lui non rispondeva, sorrideva e basta.

    Non riusciva a stare fermo. Girava di qua e di là per l’hotel, non si dava pace. Avrebbe dato qualsiasi cosa per anticipare l’orario dell’appuntamento, ma sapeva che prima di sera non sarebbe potuto uscire.
    Era impaziente, in ansia.

    Cordelia lo osservava dal suo “pseudo-ufficio”. A guardarlo si agitava anche lei.

    Finalmente arrivarono le 7 di sera. Angel salutò tutti dicendo che non sapeva quando avrebbe fatto ritorno, quanto tempo c’avrebbe messo.
    “Insomma, fate…aiutate…”. Non sapeva neanche mettere due parole in croce, tanta era l’agitazione per quell’incontro.
    I suoi amici gli sorrisero. Wesley gli toccò una spalla per tranquillizzarlo e gli disse: “Stai tranquillo, ce la caveremo per qualche giorno senza di te se dovrai stare via. Torna quando sarà il momento giusto”.

    Angel sorrise, diede a tutti un ultimo sguardo e se ne andò.

    La strada da fare non era poi molta, ma sembrava non finisse mai. Era come percorrerne una piena di curve, non vedeva mai il fondo.

    Impiegò un’oretta ad arrivare nel posto stabilito, che poi non era altro che un ristorante con vista sull’oceano. Non poteva chiedere niente di più suggestivo.

    Entrò nel locale. Chiese al cameriere se c’era un tavolo disponibile e questo gliene trovò subito uno. Si sedette, ma in realtà non dovette aspettare poi così tanto l’arrivo di Buffy.

    Appena la vide, l’agitazione salì ancora di più. Scattò in piedi, gli scappò un grosso sorriso in faccia. Era davvero davanti a lui. Era così…così…così viva. E bella, forse più di quando stavano insieme.

    Buffy era raggiante. Anche lei aveva atteso con ansia questo incontro, anche lei non vedeva l’ora di rivedere Angel. C’aveva pensato per tutta la notte, non era riuscita chiudere occhio. Si chiedeva se fosse cambiato nell’aspetto, per poi mettersi a ridere come una scema pensando che questo non poteva succedere, perché lui era un vampiro e non invecchiava mica!
    Appena lo vide gli corse incontro e lo abbracciò, forte.
    Non parlarono per qualche minuto, rimasero ad osservarsi. Era così bello che fossero insieme, bastava questo a rendere tutto perfetto.

    La prima a parlare fu Buffy.
    “Sei la prima persona che abbraccio di mia spontanea volontà da quando sono…da quando sono tornata”.
    “Davvero?” rispose prontamente Angel. “Allora sono una persona importante!”.
    Buffy sorrise. Non sapeva come riusciva a scherzare con tutta la tensione che c’era. Era inevitabile, non si vedevano da tanto tempo e tante cose erano cambiate.
    “Sì, è vero” rispose poi. “Sai, non è andato tutto liscio come l’olio da quando sono…tornata.”
    Angel aveva notato che ogni volta che Buffy parlasse del suo ritorno, faticava a parlare. In qualche modo, era come se si spegnesse un po’, come se si affievolisse, per poi riprendere a sorridere subito dopo.
    “Spiegati meglio” le disse.
    “Beh…quanto tempo hai? E’ una storia lunga”.
    “Ho tutto il tempo che vuoi, non c’è nessuna fretta” rispose lui prontamente.

    Buffy sorrise. Era un modo per dire “ok”, forse, o per esprimere quanto si sentiva a suo agio con lui, perché in fondo era questa la verità: in quel momento riusciva a sentirsi bene, al sicuro.

    Cominciò a parlare. Gli raccontò tutto da quando Riley se n’era andato. Gli disse del commando, di quanto fosse cambiato il loro rapporto da quando sua madre si era ammalata ed era venuto a conoscenza di quello che c’era stato con lo stesso Angel.
    “Te l’avevo detto che non mi piaceva…” la interruppe lui.
    Buffy sorrise ancora senza rispondergli. Anche lui le sorrise. Per quanto non avesse mai accettato quel soldato, Buffy l’aveva amato, ed era giusto rispettarla per questo.

    Continuò ancora a parlare. Lo faceva velocemente, ogni tanto gli s’incordavano le parole, mischiava dei concetti, non riusciva a dire le cose tutte in fila. Angel la ascoltava, cercando di interromperla il meno possibile. Comprendeva il suo bisogno di parlare, di sfogarsi.

    Gli raccontò di Dawn, della storia dei monaci e di Glory. Fu allora che la interruppe.
    “Willow mi ha raccontato tutto…però non capisco perché anch’io mi ricordo di tua sorella. Ci spiava sempre quando venivo in camera tua, e tu la scoprivi e gli urlavi di andarsene via. Non ti ricordi? Era una bambina..”
    “Sì, è vero, anch’io me lo ricordo, ma non è mai accaduto” gli rispose Buffy.
    “Ma…ma io ero lontano da Sunnydale, se quei monaci hanno fatto tutto questo, io cosa c’entro?”
    “C’entri… sei stato nella mia vita”
    “Ma tutto questo è assurdo…”
    “Cosa non lo è? Lo è anche questo momento. Pensaci un attimo: io sono una Cacciatrice di vampiri, tu un vampiro. Dovremmo farci la guerra, anzi, in un mondo reale tu non dovresti nemmeno esistere, e io non dovrei fare il lavoro che faccio. Eppure non solo esisti, ma siamo a cena insieme. Tu hai un’anima. Sono cose assurde, eppure esistono. E come queste anche mia sorella. So che sembra assurdo, avrei dovuto lasciare che morisse, che si sacrificasse e chiudesse il portale…infondo non era reale, era pura energia. Eppure non ho lasciato che succedesse. Non appena ho intuito che il mio sangue sarebbe valso come quello di Dawn, mi sono buttata giù”.
    “Cosa hai provato?” chiese Angel un po’ scosso da quelle parole. Il coraggio di quella ragazza era davvero invidiabile.
    “Non ci crederai, ma…io stavo bene. Sentivo che tutto era a posto, che i miei amici stavano bene e che quella era la mia missione. Avevo salvato il mondo, pagando con la mia vita, va bene, però ora tutto era a posto”.

    Angel rimase un po’ scosso da quell’affermazione. Buffy lo guardò e aggiunse: “So quanto sembra impossibile”.
    Lui le disse: “No, sicuramente non lo è…insomma, io ti credo”.
    Buffy lo osservò attentamente. Era davvero sincero, il suo sguardo non mentiva. Fu in quel momento che si rese davvero conto che poteva concludere il suo racconto, dire finalmente a qualcuno la verità.
    Gli disse dove era stata prima di tornare in vita.
    “Io non sono finita in una dimensione infernale. Io stavo bene…credo di essere stata in paradiso. Non so come sia stato possibile, non so com’è successo, ma non avevo la minima voglia di tornare in questo mondo. Non fraintendermi, non che qui non abbia l’affetto di cui ho bisogno, però lassù, o laggiù, non so dove fossi, stavo bene. Qui è ricominciato tutto…i vampiri, le stragi, la polvere, i morti…tutto come prima, mentre lì ero in pace con il mondo”.
    “I tuoi amici lo sanno? Insomma, sono loro che ti hanno riportato qui no?” le disse Angel. Ora comprendeva davvero l’urgenza di Buffy di parlargli faccia a faccia.
    “Sì, sono stati loro, Willow ha fatto un incantesimo…No, non sanno niente, e non voglio che lo sappiano”.
    “Ma perché? Forse loro dovrebbero sapere la verità…pensaci Buffy, credo sia giusto che loro vengano a conoscenza di questa cosa, li aiuterebbe a capire il tuo comportamento. Insomma, non credo che tu sia tornata e ti stia comportando come prima”.
    “Sì, è vero, ma non voglio dirglielo. Ne soffrirebbero e basta. Loro mi hanno riportato in vita per il mio bene, non pensavano fossi in un posto tanto meraviglioso”.

    Con tutto questo parlare, si erano anche dimenticati di ordinare qualcosa da mangiare. Buffy sentì lo stomaco brontolare e decise di metterci dentro qualcosa. Angel non volle mangiare niente.

    Buffy decise di non parlare più di sé per il momento e chiese a lui di raccontargli come procedeva la sua vita a Los Angeles.
    Angel gli raccontò di Darla, del suo ritorno in vita e dei suoi problemi con la Wolfram&Hart. Gli disse di Fred, della visione di Cordelia e del loro viaggio a Pylea. Del ritorno troppo brusco, del ritiro in Tibet. Nascose accuratamente tutti i dettagli della sua sofferenza per la sua morte, sapeva che probabilmente Buffy non li avrebbe retti.

    Quando la ragazza finì di mangiare, decisero di prendere una stanza dove pernottare. Non se la sentivano di tornare a casa così presto.
    Prima di andare a dormire, fecero un salto in spiaggia. C’era la luna alta in cielo, l’aria era tiepida e, volendo, avrebbero anche potuto fare il bagno.
    Si sedettero sulla sabbia. Era una sensazione davvero piacevole stare lì, insieme. Lasciarsi accarezzare da quella brezza leggera. Nessuno dei due ebbe il coraggio di confessarlo all’altro.

    Parlarono di tutt’altro. Dei loro sogni, delle aspettative, di quello che avrebbero voluto in futuro. Nessun accenno ai loro amici o nemici. Non parlarono neanche di loro due. Anzi, evitarono accuratamente l’argomento.
    Parlarono tutta la notte. Si confidarono, come due che si conoscevano da sempre. E lo facevano così bene che talvolta bastava uno sguardo per capirsi al volo.

    La notte volò via in fretta. Quando si avvicinò l’alba, decisero di ritirarsi nella camera che avevano affittato per la notte, prima che il sole li avesse scoperti ancora a chiacchierare.

    La camera era grande, spaziosa. C’era un letto solo. Dovettero dividerlo, ma non si fecero tanti problemi. Si misero uno accanto all’altra, in silenzio. Si addormentarono piuttosto in fretta, senza neanche accorgersi.

    Per Buffy la sensazione fu quella di essere davvero a casa, quella che non aveva trovato a Sunnydale. Angel, invece, aveva la testa piena di pensieri. Comprendeva l’inquietudine di Buffy, ma forse la cosa che meno riusciva a capire era perché avesse detto tutto questo proprio a lui.

    Tra questi pensieri, c’erano anche quelli di un uomo felice, che dopo tanto tempo riesce ad addormentarsi accanto alla donna che ama.
     
    Top
    .
  11. SilviaLivre
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    ok. angel è dolce, comprensivo e così -non trovo la parola- quando vede buffy, commosso direi.
    Mi sono commossa.
    B che protegge i suoi amici dalla verità, ma che ha bisogno di Angel.

    si si... sono loro. li vedo. li rivedo qui.
    brava

    Silvia
     
    Top
    .
  12. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (SilviaLivre @ 30/9/2011, 19:45) 
    ok. angel è dolce, comprensivo e così -non trovo la parola- quando vede buffy, commosso direi.
    Mi sono commossa.
    B che protegge i suoi amici dalla verità, ma che ha bisogno di Angel.

    si si... sono loro. li vedo. li rivedo qui.
    brava

    Silvia

    queste parole sono un toccasana per me. Grazie silvia :wub: :wub:
     
    Top
    .
  13. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    Capitolo 3 – Freddo ritorno a casa

    Il mattino seguente, fu Angel a svegliarsi per primo. Si ritrovò abbracciato a Buffy. Lo erano stati per tutta la notte, forse si erano pure addormentati in quel modo.
    Guardò la finestra: dietro le tende, poteva scorgere il sole alto in cielo. Buffy dormiva profondamente. Chissà da quando non si concedeva una dormita così. Le sue notti non erano mai state molto lunghe a causa della caccia ai vampiri, lui ci aveva pensato spesso quando stavano insieme. Ma la notte era anche l’unico momento che potevano condividere, a causa della sua condizione.

    La lasciò dormire ancora, non se la sentì proprio di svegliarla. Anzi, rimase a guardarla per un po’. La sua pelle era liscia e morbida, come un tempo. Non si era minimamente scalfita, nonostante le lotte. Era candida.
    Vederla così serena era per lui una fonte di sollievo.

    Dopo un po’ che la osservava, Buffy si svegliò. Lo guardò negli occhi e gli diede il buongiorno.
    “Non è più mattina ormai, dovresti dire buon pomeriggio” gli rispose lui a mo’ di presa in giro.
    Buffy gli sorrise.
    Era da tanto tempo che non sorrideva così tanto in un giorno solo.
    Non sciolse l’abbraccio, e nemmeno Angel.
    Rimasero un po’ in silenzio, poi lui le disse: “Quando vuoi tornare a casa? Se vuoi restare ancora un po’ per me non ci sono problemi, ho lasciato ai ragazzi tutte le disposizioni, possono fare a meno di me”.
    “Preferisco tornare a casa stasera” gli rispose Buffy. “Non perché non voglio stare con te, ma Dawn è a casa con i miei amici e non mi va di lasciarla con loro per troppo tempo. Non perché la trattano male, so quanto bene le vogliono e sono stati con lei anche tanto tempo in mia assenza, però è meglio che torno. Comunque grazie, apprezzo moltissimo quello che hai fatto per me”.
    Angel le sorrise e basta, non c’era bisogno di altre parole.

    Rimasero in silenzio ancora per un po’, ma senza sciogliere quell’abbraccio. Angel cominciò ad accarezzare i capelli di Buffy. Erano proprio come li ricordava, così morbidi e profumati. Buffy non gli disse di smettere, non gli disse nulla.
    Sapeva che sarebbe stato difficile tornare a Sunnydale senza Angel, portando nel cuore tutto quello che aveva fatto per lei in quei due giorni insieme.

    Angel non avrebbe voluto rompere quel silenzio. Era troppo perfetto.
    Un pensiero però gli girava in testa ed era così rumoroso che lo indusse a parlare per primo: “Hai detto ai tuoi amici che eri con me?”.
    Buffy esitò un attimo prima di rispondere, poi gli disse: “Sì…sì lo sanno. Perché me lo chiedi?”
    “Perché non gli sono mai stato simpatico”.
    “Beh, a Willow non eri antipatico…Giles ha i suoi motivi per odiarti.”
    “Sì, ma Xander non ne ha.”
    “Sì, hai ragione”.

    Il silenzio calò di nuovo. Non era un valido argomento di conversazione.
    Rimasero in quella stanza per tutto il giorno. Non potevano uscire, ovviamente, a causa della luce del sole, ma non l’avrebbero fatto comunque.
    Stavano troppo bene lì, soli, lontani da tutto e da tutti.
    Ogni tanto pronunciavano qualche parola, ogni tanto si confidavano un segreto che gli era sfuggito la sera prima.
    Parlarono un po’ della Angel Investigazioni e della Scooby Gang, di quello che si erano persi l’uno dell’altra. Di Buffy che aveva dovuto lasciare l’università, dei debiti che doveva colmare.

    Quando arrivò la sera, e il momento di tornare ognuno alla propria vita, i volti dei due s’incupirono di colpo. Angel guardò Buffy negli occhi: glielo leggeva chiaramente che non aveva nessuna voglia di tornare a Sunnydale, che avrebbe voluto rimanere con lui ancora un po’. O, chissà, forse anche per sempre.
    E anche a Buffy non era sfuggito quel velo di malinconia negli occhi di Angel. Sapeva quanto gli sarebbe mancato, quanto avrebbe fatto fatica ad andare avanti senza di lui. O forse quell’incontro poteva essere la spinta per andare avanti, per lasciare tutti pensieri brutti alle spalle e ricominciare. Ma se così sarebbe successo, come poteva senza colui che l’aveva aiutata ad uscirne fuori?

    Quando arrivò il momento dei saluti, si guardarono ancora a lungo. Fu Buffy a far partire l’abbraccio per prima. Lo strinse forte, non avrebbe mai voluto che quel momento finisse.
    Anche Angel la strinse forte. Chissà quando e se l’avrebbe rivista.
    Riuscì solo a dirle: “Diglielo ai tuoi amici, solo così potrai lasciarti tutto alle spalle”.
    “Ci penserò, te lo prometto” gli rispose Buffy.

    Sciolsero l’abbraccio. Si ritrovarono ancora una volta a guardarsi negli occhi.
    “Ciao Buffy” le disse lui. Per quanto gli costasse pronunciare quelle due parole, sapeva che prima o poi uno dei due avrebbe dovuto farlo. Ed era meglio che questo “strazio” finisse il prima possibile.
    “Ciao Angel…e grazie” gli disse lei. Gli sorrise, ma non era più radiosa come la sera precedente: il suo era un sorriso spento, privo di vita, e Angel non faticò molto ad accorgersene. Ma preferì non dirle nulla e lasciarla andare.

    Il viaggio verso casa fu terribilmente triste per entrambi. Angel guidò senza sosta. Da un lato non vedeva l’ora di tornare all’Hyperion, perché sapeva che i suoi amici l’avrebbero distratto un po’. Dall’altro, però, voleva solo tornare alla sera prima e ricominciare tutto da capo.

    Sperava in qualcosa di più con Buffy, visto che avevano dormito nello stesso letto? Sì, lo sapeva benissimo. Ma forse era meglio così, perché se avesse dato retta al suo istinto, spingendosi oltre gli abbracci, sarebbe stato anche più difficile lasciarla andare via e tornare a casa.

    La strada sembrò più corta di quando era partito.
    Appena rientrò in albergo, la prima persona che vide fu Fred. Lei, quando si accorse che era entrato, chiamò a raccolta gli altri esclamando a voce alta: “Ragazzi, ragazzi è tornato!”.
    Gli corse incontro e lo abbracciò forte.
    Velocemente arrivarono nella hall dell’albergo anche gli altri.
    Lorne esclamò: “Eccolo, il nostro viso d’angelo! Bentornato!”.
    Erano tutti contenti di vederlo, specialmente Cordelia.
    Angel non disse nulla. Sorrise ai suoi amici, ma non era sicuro di voler raccontare loro cos’era successo.
    Cordelia gli chiese: “Allora, com’è andata?”.
    Angel rispose freddamente: “Bene”.
    Non voleva parlare di Buffy. Cominciò a fare domande su quello che era successo a Los Angeles durante la sua breve assenza.
    “Mah, niente di che” gli disse Gunn “Qualche vampiro, un mostro con le corna e un fantasma che infestava la casa di una signora anziana, ma è tutto risolto”.
    Angel sorrise. Aveva già parlato troppo per i suoi gusti, ma i suoi amici erano curiosi, volevano sapere com’era andata con la “famosa” Buffy.
    “Tutto bene, tutto bene” disse lui, ancora in modo freddo.
    I ragazzi lo guardarono in modo un po’ stralunato. Capirono subito, però, e non insistettero molto. D’altronde non era mai stato un ciarlatano.
    Angel era passato a prendere una vaschetta di gelato. Ne mangiarono un po’ assieme mentre parlavano di cose oscure e Forze dell’Essere.
    Ad un tratto, squillò il telefono. Rispose Cordelia. Era la chiamata di una ragazza che aveva bisogno di aiuto.
    Angel prese Gunn e Wesley, e insieme andarono a risolvere questo nuovo problema. Per il vampiro, era il modo migliore per non pensare a Buffy.

    Edited by buffina92 - 6/10/2011, 21:53
     
    Top
    .
  14. -Vera93-
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    letto anche il 2° e 3° capitolo, stupendi anche questi...
    mi è rimasta impressa la scena di loro due abbracciati nel letto e lui che le accarezza i capelli, dooolce *W*
    solo una cosa...
    ... nemmeno un bacino? :c piccolo piccolo...
    ma adesso si incontreranno di nuovo vero? sono troppp curiosa
    comunque è davvero bella ♥
     
    Top
    .
  15. buffina92
        Top   Dislike
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (-Vera93- @ 6/10/2011, 23:24) 
    letto anche il 2° e 3° capitolo, stupendi anche questi...
    mi è rimasta impressa la scena di loro due abbracciati nel letto e lui che le accarezza i capelli, dooolce *W*
    solo una cosa...
    ... nemmeno un bacino? :c piccolo piccolo...
    ma adesso si incontreranno di nuovo vero? sono troppp curiosa
    comunque è davvero bella ♥

    Grazie del tuo commento Vera, lo apprezzo molto :D :wub:
    Eeeeeeh non posso svelare nulla! Ho la bocca cucita ahahah :P
     
    Top
    .
124 replies since 27/9/2011, 16:47   993 views
  Share  
.