The Life You Deserve by Buffy09

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    Title: The Life You Deserve
    Autrice: Buffy09


    Capitolo 1- Los Angeles -

    "E' il tuo turno” sentì borbottare Angel per poi ricevere una gomitata su un fianco “Vado, vado” borbottò di rimando iniziando ad alzarsi dal morbido e invitante letto su cui aveva dormito fino a quel momento.
    Il pianto di suo figlio risuonava per tutto l'Hyperion, per essere un bambino di soli 5 mesi riusciva a farsi sentire ovunque nel grande albergo “Eccomi Connor, papà è qui” lo rassicurò entrando nell'ampia cameretta che aveva allestito per lui non appena era nato. Inizialmente non aveva comprato molto, solo una semplice culla che aveva sistemato al centro di quella che era stata una delle tante stanze del vecchio albergo, ma con il passare dei giorni non era riuscito a trattenersi dal sistemare la camera come un vero padre orgoglioso.
    Aveva passato una giornata intera a dipingere le pareti di azzurro e ad applicarvi decorazioni con orsacchiotti sorridenti, aveva disposto varie mensole che ben presto aveva riempito con giocattoli e pupazzi di pezza di ogni sorta, aveva spostato la culla contro una parete per poter mettere al centro della stanza una sedia a dondolo, mentre sul lato opposto aveva sistemato un fasciatoio accanto al quale faceva bella mostra un armadio pieno di pannolini, asciugamani e vari prodotti per bambini. Senza rendersene conto era diventato un genitore e aveva fatto tutto il necessario per potersi prendere cura di suo figlio come meglio poteva, aveva letto tre libri diversi su come crescere un bambino e persino uno dedicato a padri single. Con il passare dei mesi, infine, era riuscito ad abituarsi alla sua nuova situazione e soprattutto alla nuova routine e adesso gestiva tutto come un vero esperto. Non appena si sporse oltre il bordo della culla la sua piccola peste smise di lamentarsi e lo guardò con i suoi grandi occhi blu come per accertarsi che fosse davvero suo padre, poi sorrise con la sua piccola bocca rosa “Ah” esclamò Angel rispondendo al sorriso e prendendo tra le braccia il bambino “Allora volevi solo un po' di compagnia” gli disse baciandolo sulla fronte e cullandolo leggermente “Ma lo sai che ore sono?” Connor in risposta rise “Va bene” sospirò esasperato il genitore “Tanto dovevo alzarmi lo stesso” ribatté il vampiro incamminandosi lungo il corridoio del secondo piano. Continuando a sorregere Connor con un braccio, iniziò a preparare il latte con la mano libera, per poi scaldare una tazza di sangue nel microonde per se stesso. “Siamo mattinieri” esclamò Wesley entrando in cucina e posando rapidamente una mano sul capo bruno di Connor “Buongiorno” lo salutò in risposta Angel, mentre prendeva posto su una sedia e si apprestava a dare da mangiare al suo piccolo miracolo “Sei stato qui tutta la notte?” chiese corrugando la fronte preoccupato per il suo amico che sembrava non riposarsi mai “Più o meno” sospirò Wesley prendendo posto anche lui su una delle sedie della cucina con in mano una tazza di caffè fumante “Credo di essere crollato sulla scrivania ad un certo punto” disse massaggiandosi le spalle e il collo. Il bip del microonde segnalò che la colazione di Angel era pronta e Wesley gli fece un cenno per indicare che ci avrebbe pensato lui, così si alzò e prese la tazza per il suo amico vampiro posandola sul tavolo di fronte a lui “Prenditi la mattinata libera” propose Angel sollevando lo sguardo da suo figlio solo per un secondo prima di tornare ad osservarlo mentre beveva avidamente dal suo biberon “Riposati un po' e torna quando vuoi” “Non ce n'è bisogno” ribatté Wesley scuotendo la testa, per quanto si sentisse stanco sapeva bene che la sua presenza, sebbene non indispensabile, poteva tornare utile soprattutto in quel periodo. Fin dalla nascita del piccolo Connor il team di LA aveva dovuto affrontare molti problemi a causa della natura speciale del bambino, ma fino a qualche settimana prima erano riusciti a cavarsela egregiamente. Purtroppo i loro problemi invece di diminuire con il tempo erano aumentati, la voce che era venuto al mondo un bambino concepito da due vampiri si era sparsa in giro fino a raggiungere gruppi di demoni disposti a tutto pur di avere Connor per sé e crescerlo all'insegna del male assicurandosi per il futuro un alleato potente. Wesley aveva trascorso le ultime settimane a studiare testi antichi in cerca di profezie che potessero dare loro informazioni importanti sul futuro, ma fino a quel momento ancora non era riuscito a trovare niente che potesse aiutarli e questo lo faceva senitre inutile come non gli accadeva da molto ormai. “Wesley” lo rimproverò bonariamente Angel “Non sarai molto d'aiuto se stai per cadere dalla stanchezza” “Lo so, ma preferisco continuare a cercare ancora per un po'...non si sa mai” aggiunse ignorando l'espressione dubbiosa del vampiro “E in caso dovessi sentirmi molto stanco posso sempre riposarmi in una delle stanze al piano di sopra” concluse riponendo la tazza di caffè ormai vuota “Non preoccuparti” lo rincuorò Angel “Sono sicuro che troverai qualcosa che possa esserci utile, come fai sempre” disse con un sorriso fiducioso, mentre Wesley lasciava la stanza scuotendo la testa non troppo convinto delle parole del suo amico, ma comunque grato della fiducia che gli veniva dimostrata.
    Angel posò il biberon ormai vuoto sul tavolo e fece sollevare il bambino per potergli dare dei colpetti contro la schiena “Ecco i miei due ragazzi” esclamò Cordelia entrando in cucina e versandosi subito una tazza di caffè “Ho incontrato Wesley nella hall” disse indicando in quella direzione e facendo una smorfia “Non ha una bella cera” aggiunse soffocando una sbadiglio “Neanche tu sembri molto riposata” disse preoccupato Angel “E indovina di chi è la colpa?” ribatté in risposta la ragazza avvicinandosi al vampiro e chinandosi per baciare sul capo Connor “Quante volte si è svegliato questa notte? Tre o quattro?” “Cinque” rispose Angel sorridendo a suo figlio “Mmm...quale mi sono persa?” “Quella del cambio di pannolino” rispose l'altro sapendo bene che la sua ragazza aveva solo fatto finta di non sentire sapendo bene che verso le 3 di notte il loro piccolo ometto lasciava sempre un ricordino nel pannolino “Ah, probabilmente ero nella fase REM” rispose con astuzia la bruna poggiandosi contro il ripiano di marmo della cucina “Sicuramente” ribaté Angel sarcastico “Ehi, ero molto stanca!” sbottò Cordelia con il sorriso sul volto “E non solo per merito del piccoletto” aggiunse con un sorriso malizioso ripensando alla scappatella che si erano concessi la sera prima lei e Angel subito dopo aver messo Connor nella sua culla. Scappatella che potevano permettersi grazie all'intervento de I Poteri Che Sono, i quali avevano pensato bene di rendere permanente l'anima del vampiro per non rischiare di perdere il loro guerriero più valoroso, cosa che era accaduta quasi un anno prima quando Angel aveva perso la retta via ed era finito tra le braccia del suo sire Darla. Rendendosi conto che il vampiro buono aveva rischiato troppo in quell'occasione, riportando il suo alter ego Angelus troppo vicino alla superficie, I Poteri Che Sono avevano convocato il vampiro al loro cospetto e lo avevano informato che da quel momento non avrebbe più rischiato di perdere la sua anima. Il regalo che gli avevano fatto era la cosa migliore che potesse capitare ad entrambi, finalmente il vampiro non doveva più temere di perdere la sua preziosa anima e Cordelia era riuscita a coronare il suo sogno di avere una relazione con il vampiro tenebroso su cui aveva posato gli occhi per la prima volta ben sei anni prima. Angel rise per le parole di colei che ormai era la sua nuova ragazza, in effetti aveva contribuito a stancarla la sera prima, ma di certo non poteva dire di esserne dispiaciuto. Non aveva parole per descrivere ciò che provava quando si guardava intorno e si ritrovava circondato dalle persone che amava, Fred e Gunn che si facevano gli occhi dolci anche da una parte all'altra della stanza, Wesley che si impegnava tanto per proteggere la felicità di tutti e la propria, ma soprattutto adorava la vista di Cordelia che teneva tra le braccia Connor, quella era la cosa più bella che avesse mai visto. Finalmente possedeva ciò che aveva sempre sognato, ma che non aveva mai creduto di poter avere, una famiglia. Persino prima della nascita di Connor, Angel aveva iniziato a guardare Cordelia sotto una luce diversa e aveva notato che anche lei si comportava diversamente in sua presenza, ma il loro rapporto non era cambiato molto all'inizio, solo con l'arrivo di suo figlio la coppia aveva fatto enormi passi avanti. Cordelia lo aveva aiutato molto i primi giorni, quando aveva creduto di non farcela alle prese con un bambino piccolo e senza alcuna esperienza, ma la ragazza gli aveva portato libri sull'argomento e insieme a lui aveva messo in pratica tutti i consigli che vi erano scritti imparando insieme a lui ad essere un buon genitore. Lentamente era entrata nei panni della madre premurosa e per Angel era stato quasi naturale sentirsi sempre più vicino a lei come se fossero davvero una famiglia, fino ad arrivare al punto di sentire il bisogno di dimostrarle il proprio affetto con un bacio. La prima volta che aveva posato le labbra su quelle di lei si era sentito strano, ma la ragazza aveva risposto con tanto entusiasmo che Angel aveva allontanato quella sensazione per fare spazio al senso di sicurezza e tranquillità che aveva provato in seguito. Da quel momento le cose di erano evolute lentamente e con molta naturalezza, senza momenti imbarazzanti o situazioni strane, fino a che Cordelia non era diventata ufficialmente la sua ragazza e Connor il loro bambino. Sorridendo soddisfatto per la piega che aveva preso la sua vita, Angel si alzò dalla sedia e lasciò che Cordelia prendesse tra le braccia il piccolo “Vado a vedere se Wesley ha bisogno di una mano” le disse baciandola dolcemente sulle labbra “Vai pure, non preoccuparti” lo rassicurò la ragazza cullando Connor “Noi ci divertiremo un mondo insieme, vero?” disse rivolta al bambino, che in risposta le sorrise gioioso, mentre suo padre usciva dalla stanza a malincuore.
    Entrando nel piccolo ufficio di Wesley, Angel restò impressionato alla vista delle pile di libri che circondavano la scrivania di mogano “Hai proprio dato il meglio di te” commentò il vampiro prendendo posto sull'unica sedia libera disponibile “Come scusa?” chiese Wesley distratto, mentre continuava a cercare tra i numerosi volumi che affollavano l'ufficio “Hai trovato qualcosa?” chiese Angel diventando improvvisamente serio nel notare la concentrazione del suo amico, quando Wesley aveva un'illuminazione tutto il resto perdeva importanza e l'uomo si gettava anima e corpo nella ricerca fino a che non aveva tra le mani ciò che stava cercando con fervore “Non ne sono ancora sicuro, ma...” l'ex osservatore fece una pausa per dare una rapida occhiata ad un vecchio volume “...forse ho trovato qualcosa che potrebbe aiutarci” si sistemò meglio gli occhiali per poi scegliere un volume dalla copertina nera e prendendo posto alla sua scrivania per spiegare la sua scoperta al vampiro “Non so se potrà esserci utile” ripeté cercando in tutti i modi di non illudere troppo il suo amico, in fondo ciò che aveva appena trovato poteva benissimo essere l'ennesimo buco nell'acqua “Ma ho trovato un testo che tratta molto accuratamente la leggenda dei figli prodigio” “Figli prodigio?” chiese Angel, iniziando a credere davvero che l'altro aveva trovato qualcosa di utile “Si, figli nati da unioni improbabili oppure bambini capaci di compiere gesti sovrannaturali...ovviamente non sappiamo ancora se crescendo Connor svilupperà poteri o abilità speciali, ma di certo rientra nella categoria dei bambini prodigio dato che è nato da un'unione improbabile” Wesley iniziò a sfogliare il volume che aveva appena trovato “In questo libro in particolare si parla del clan della 'Mutatio', in latino significa...” “Cambiamento” lo interrupe Angel annuendo e facendogli cenno di proseguire “Questo gruppo si è sviluppato di recente, le prime testimonianze risalgono al tardo XIX secolo, e si basa sul principio della multiculturalità. Essi ritengono che tenere separate le varie specie, demoniache e non, è una forma di razzismo. Il fondatore è un certo...” abbassò lo sguardo per cercare il nome sul libro che aveva ancora tra le mani “Jack Mallory, che si innamorò di una vampira di nome Diana, ci sono molte informazioni sul suo conto e sembra che abbia commesso molti crimini efferati prima di incontrare Jack, in seguito sembra essere scomparsa. Secondo alcune fonti Diana ha smesso di uccidere per amore di Jack” disse Wesley scuotendo la testa scettico “Al contrario alcune fonti più attendibili dichiarano che la moglie di Jack si recò dal parroco della loro comunità chiedendo aiuto e affermando che suo marito era stato posseduto da entità malvagie. Il parroco ovviamente mise in atto un esorcismo che non andò a buon fine, Diana fece irruzione nella stanza per difendere il suo amante umano, ma fu prontamente uccisa dal parroco che aveva messo in atto l'esorcismo solo per attirare lì il vampiro allo scopo di ucciderla” “E tutto questo cos'ha a che fare con Connor?” chiese Angel che, sebbene il più delle volte era molto interessato ad apprendere nozioni nuove, in questa particolare occasione voleva solo capire cosa aveva scoperto Wesley che poteva aiutarlo a tenere al sicuro suo figlio di appena 5 mesi “Ci sto arrivando” disse Wesley concitato “Dopo la morte di Diana, Jack lasciò sua moglie e iniziò a viaggiare alla ricerca di altre persone che avevano avuto un'esperienza simile alla sua.
    Dopo diversi anni, quando ormai stava per perdere le speranza, trovò una donna che viveva con un mezzo demone e che confessò a Jack che il suo incubo più grande era che un giorno gli abitanti della sua cittadina potessero scoprire la vera identità del suo compagno e ucciderlo. Fu in quel preciso momento che Jack ebbe l'idea di creare una comunità composta da uomini e donne innamorati di demoni, affinchè potessero vivere in armonia senza temere l'intervento dannoso degli altri esseri umani. Insieme alla coppia che aveva appena trovato, Jack riprese il suo viaggio fino ad arrivare nel deserto del Nevada, qui acquistò un piccolo appezzamento di terreno e iniziò a costruire le prime abitazioni...” troppo preso dalla sua storia appassionante, Wesley non si rese conto che Angel stava perdendo la pazienza “Arriva al punto Wesley” ringhiò il vampiro, quasi sul punto di prendere a pugni il suo amico. Faceva sempre piacere vedere Wesley che si perdeva in uno dei suoi momenti da osservatore, ma in questo caso particolare la vita di suo figlio era a rischio e Angel non poteva permettersi una lezione di storia in quel momento. “Certo, certo scusami” balbettò l'uomo “Mi sono lasciato trasportare come al solito” aggiunse con un sorriso di scusa “In ogni caso, ben presto si sparse la voce di questa comunità della Mutatio e oggi nel mondo demoniaco viene considerata come un'istituzione a sé stante. Nessun demone si permetterebbe mai di attaccare quella zona, in quanto considerata neutrale...come la Svizzera...” “Stai dicendo che se potessi entrare a far parte di questa communità, Connor potrebbe ricevere l'immunità che ne deriva?” chiese Angel pieno di speranza, iniziando davvero a pensare che forse il suo amico aveva trovato una possibile soluzione al loro problema. “Più o meno...è proprio questo il punto, non ne sono ancora molto sicuro” “Cosa non ti è chiaro?” chiese Angel rispettando il giudizio di Wesley e più che interessato a sentire quali dubbi aveva in proposito “Non so se chiunque può entrare a far parte del clan della Mutatio. Non so se i bambini sono ammessi o se accettano solo coppie. Non so se la tua particolare condizione di vampiro con l'anima può essere un problema per loro. Soprattutto, però, non sono certo che entrare a far parte di questa communità possa convincere pienamente tutti coloro che vogliono mettere le mani su Connor a farsi da parte, potrebbe sempre esserci qualcuno che non rispetterà le regole” “Wesley, so bene che Connor non potrà mai essere completamente al sicuro data la sua natura, ma soprattutto dato che io avrò sempre dei nemici” concluse con tristezza “Farò il possibile per tenerlo al sicuro, ma un conto è proteggerlo negli occasionali scontri che dovrò affrontare, un altro è proteggerlo da orde di demoni che vogliono portarmelo via. Sarò sicuramente più tranquillo se riuscissimo a fargli ottenere questa immunità” aggiunse sempre più fiducioso e convinto che quella era la strada giusta da percorrere. “Benissimo” ribatté Wesley pieno di entusiasmo “Allora continuerò con le mie ricerche e farò il possibile per avere maggiori dettagli il prima possibile” disse iniziando a cercare nel libro che aveva davanti a sé “La prima cosa da fare è quella di trovare un modo per contattare la comunità per cercare di...” una mano si posò sulle pagine ingiallite del libro su cui aveva appena posato lo sguardo e Wesley alzò la testa per guardare confuso il vampiro che gli aveva appena impedito di leggere un paragrafo molto interessante “Più tardi Wesley” gli disse Angel tirandosi indietro e avviandosi verso la porta “Hai trovato qualcosa su cui lavorare e questo mi fa molto piacere, ma dopo una nottata trascorsa in ufficio ti meriti un po' di riposo” fece un cenno verso le scale “Vai di sopra, prenditi una stanza e dormi un po'. Vado a vedere se Cordelia ha bisogno di qualcosa con Connor e poi leggerò io questo volume” aggiunse indicando il libro dalla copertina nera che si trovava sulla scrivania di Wesley “Hai ragione” sospirò l'ex osservatore “Ero così preso dalla mia nuova scoperta che mi sono quasi dimenticato di essere stanco morto. Lascio la ricerca nelle tue mani e spero che avrai altre buone notizie al mio risveglio” disse con un sorriso abbandonando l'ufficio.
    Angel lo guardò salire con passo pesante le scale, poi si avviò verso la hall dove Cordelia stava giocando con Connor insieme a Fred che era arrivata poco prima insieme a Gunn, che nel frattempo stava controllando qualcosa al computer “Tutto bene qui?” chiese inginocchiandosi accanto a suo figlio che non lo guardò nemmeno tanto era impegnato con il suo giocattolo di gomma “Si, ci stiamo divertendo, vero Connor?” rispose Cordelia al posto del bambino accarezzandogli la testa con gentilezza “Non preoccuparti, Angel” aggiunse sollevando lo sguardo sul suo ragazzo “Posso tenerlo io fin che hai da fare in ufficio” gli assicurò “Oh...e poi ci sono anch'io in caso Cordy avesse bisogno di un cambio” s'intromise Fred con entusiasmo, badare a Connor era un piacere per tutti, ma Angel si sentiva in colpa a lasciarlo per la maggior parte del tempo in compagnia dei suoi amici, in fin dei conti suo figlio aveva bisogno di lui, soprattutto in quel momento in cui la sua vita era a serio rischio. “Grazie ragazze, cercherò di non metterci molto” “Avete trovato qualcosa?” chiese Gunn sollevando lo sguardo dallo schermo del computer con cui stava ancora lavorando “Wesley forse ha trovato una scapattoia interessante, adesso però è salito di sopra a riposare, era sfinito” “Ci credo, nelle ultime settimane non è tornato quasi mai nel suo appartamento se non per qualche cambio d'abito e una doccia” commentò Cordelia “E a volte neanche per quello e l'altro giorno stava davvero iniziando a puzzare come un vecchio barbone. E' vero?” chiese a Connor sorridendogli “Lo zio Wesley puzzava” disse prendendo le manine del piccolo tra le sue e iniziando a muoverle a ritmo con le sue parole, mentre il bambino rideva per quel nuovo gioco. Angel scosse la testa divertito da quell'immagine, ma Gunn riportò di nuovo tutti al presente con il suo tono serio “Quindi abbiamo trovato una via d'uscita?” chiese sempre più curioso di sapere cosa avesse scoperto Wesley “Si” rispose Angel guardando tutti i presenti prima di riprendere a parlare “Sembra che ci sia una comunità di demoni in Nevada che possono assicurarci l'immunità” “Immunità?” chiese confusa Fred alzandosi da terra e abbandonando il pupazzo di pezza che aveva tenuto in mano fino a quel momento per avvicinarsi ad Angel “Sei sicuro? Non è che forse si tratta di asilo invece che di immunità? Perchè ci sono casi in cui le traduzioni di testi antichi possono essere...” corrugò la fronte e poi continuò ancora più concitata “Forse Wesley ha tradotto male, non puoi chiedergli di ricontrollare. Ovviamente quando si sveglierà, non adesso perchè sono sicura che adesso ha bisogno di riposarsi e d'altronde...” “Fred” la richiamò con dolcezza Angel posando le mani sulle spalle della ragazza “Il testo era in latino e Wesley è molto bravo con questa lingua, la conosce quasi quanto l'inglese. Comunque non preoccuparti, non ci arrischieremo a fare niente, almeno non prima di aver raccolto tutte le informazioni necessarie a chiarirci le idee in proposito” “Bene” commentò Fred con un sospiro di sollievo, mentre Gunn annuì “Quindi per il momento abbiamo solo ricerche da fare?” chiese pronto ad aiutare come meglio poteva “Si, ma si tratta solo di un volume, quindi penso di potermela cavare per il momento. Tu resta qui in caso dovesse arrivare qualcuno a chiedere il nostro aiuto, tienimi informato sui vari sviluppi, inoltre volevo chiederti di occuparti tu della caccia questa sera, perchè io probabilmente sarò ancora impegnato con Wesley” “Certamente, amico. Lo sai che sono sempre pronto a cacciare demoni” Angel annuì, sapendo bene che sebbene il ragazzo ci scherzasse spesso sopra, durante la caccia vera e propria era calmo e concentrato. “Benissimo, allora vado a dare un'occhiata a quel volume sperando davvero che possa aiutarci” concluse il vampiro con un sorriso e avviandosi verso l'ufficio dopo aver fatto un cenno di saluto a Connor, ancora impegnato con il suo giocattolo.



    Il secondo capitolo è leggibile link here

    da Silvia e Buffy09
    xoxo

    Edited by SilviaLivre - 4/8/2010, 11:01
     
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  2. ,ablaze
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    magnifica**
     
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  3. SilviaLivre
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    Concordo Pienamente... Non so se si è capito ma io adoro quella fanfic! ^_^
    Dal sito se si clicca su UPDATES vedrete i futuri aggiornamenti.Attualmente è presente il primo post-news (dei primi due capitoli),
    potete cliccare su COMMENTI e LASCIARE UN BEL MEX a BUFFY09 che se lo merita. Oppure anche indicare le impressioni avute dopo la lettura... Saranno molto gradite.

    Silvia
    xoxo
     
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  4. Gen970
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    Ciao a tutte, sono Genny.
    Qs ff promette molto bene e spero di poter leggere presto il seguito. :)
     
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  5. amanda90
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    super super fantastica!!!!!!!!!!!!!!!!
    non vedo l'ora di leggere il seguito....
     
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  6. SilviaLivre
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    sei stata accntentata...
    seguito online.
     
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  7. ,ablaze
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    ho appena commentato la fanfiction sul sito...è fantastica!!!
     
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  8. sarina!!!
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    Storia meravigliosa Buffy09
    Complimentissimi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    piacerebbe anche a me saper scrivere cosi.....
    ma sono negata con le parole...
    me la cavo meglio con i numeri.....
    1BACIONE!!!!!!!
     
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  9. the_blue_fairy
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    ho inserito un commento nel sito, la storia mi piace moltissimo, unico neo? la fitta al cuore che ho sentito leggendo che Cordelia sta alla magione noooooo :cry: falla scappare da lì...che so, manda un mega scorpione velenoso, oppure uno sciame di api assassine... così scappa e magari va da Xander....oppure IDEAAAA, va nella cripta con Spike e loro due vissere per sempre infelici e scontenti :P
    okkk...ovviamente sto scherzando, ma la fitta al cuore giuro che era vera :(
     
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  10. Crystall84
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    qst ff promette sempre meglio.
    sxo davvero ke Angel riesca a far riprendere Buffy. magari fosse andata così anke nella realtà.
    baci.
     
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  11. sarina!!!
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    ciao!!!!!!!!!!!!!!!!
    ieri ho letto la fanfic fino al cap 8,ho fatto una "maratona",è una storia veramente meravigliosa!!!!!!!!!!!!!mi ha preso proprio tanto!!!!!!aspetto il seguito con anzia!!!!!!
    ps:sono contenta che cordelia sia andata via!
    1grosso grosso bacione!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  12. maudit
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    letto anch'io l'8 cap!!
    cosa dire meraviglioso!!!
    non vedo l'ora di leggere di questo viaggio!!!
    complimenti ragazze!!!!
     
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  13. SilviaLivre
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    Ho scelto di fare una sorpresa per chi non ha letto ancora la ff. Posto il secondo capitolo, rendendolo così pubblico, solo su questo forum. Per chi invece è in possesso della password a domani con il 9° capitolo.

    Un bacio da Silvia
    e buona letture

    CAPITOLO 2- Sunnydale -

    L’alba. Per Buffy Summers quello era il momento più bello della giornata, quando le creature delle tenebre che cacciava si rintanavano nei loro nascondigli, mentre gli uccellini iniziavano il loro canto e gli uomini aprivano lentamente gli occhi preparandosi ad una nuova giornata. Quello era il momento in cui la mente della cacciatrice si prendeva qualche minuto di riposo, sapendo bene che non avrebbe avuto tregua fino a che non fosse arrivata l’alba di un nuovo giorno. Ormai era diventata una routine per lei alzarsi prestissimo al mattino per occuparsi delle faccende di casa, come fare il bucato o stirare, in modo da avere il pomeriggio libero da dedicare a se stessa. C’era stato un periodo, all’inizio, in cui aveva mantenuto i ritmi da studentessa universitaria che aveva seguito quando Joyce Summers era stata ancora in vita, ma ben presto si era resa conto che svegliarsi tardi al mattino voleva dire ritrovarsi con il doppio delle cose da fare nel resto della giornata. Quindi aveva abbandonato le sue abitudini da dormigliona e si era costretta ad alzarsi alle 6 del mattino per poter sfruttare al meglio la giornata, nel giro di qualche mese il suo corpo si era abituato alle poche ore di sonno, grazie anche alle sue energie di cacciatrice, e adesso non le pesava più essere la prima ad aprire gli occhi al mattino in casa Summers. Con tranquillità si dedicava al bucato e faceva colazione mentre l’elettrodomestico faceva il suo lavoro, poi metteva tutto nell’asciugatrice e nell’attesa si occupava delle varie bollette da pagare, poi stirava i panni appena asciutti e li sistemava sul tavolo in sala da pranzo nella speranza che in casa qualcuno, vedendoli, avesse la decenza di rimetterli al loro posto, cosa che in ogni caso accadeva di rado. Dopo essersi occupata di quelle faccende domestiche, Buffy correva di sopra a prepararsi per il suo primo turno della giornata al Doublemeat Palace, turno che per sua fortuna era abbastanza leggero dato che non capitava durante nessuna delle ore di punta. La sua nuova datrice di lavoro, infatti, le aveva proposto due turni al giorno sapendo bene che aveva bisogno dei soldi, ma soprattutto in quanto la donna desiderava fare il massimo uso possibile dei pochi dipendenti che aveva. Buffy, ovviamente, aveva accettato e adesso copriva due turni al fast food, quello che andava dalle 8 alle 12 in cui non c’era molto da fare se non preparare il tutto per coloro che poi avrebbero fatto il turno dell’ora di punta che coincideva con il pranzo, e poi quello che andava dalle 7 alle 11 che, invece, era molto pensante dato che quella era l’ora in cui la gente iniziava a presentarsi in massa per la cena, inoltre dopo la chiusura effettiva del locale, i dipendenti ancora non potevano fare ritorno a casa dato che c’erano da pulire la cucina e la sala principale. Buffy non si lamentava del suo lavoro, sapendo che c’era di peggio e soprattutto sapendo bene che i soldi le servivano per mandare avanti la casa e per occuparsi di Dawn, se non fosse che oltre ai problemi che aveva quotidianamente a causa delle sue nuove responsabilità, restava comunque la cacciatrice e dopo il turno serale estenuante al Doublemeat Palace, doveva anche fare il solito giro per i cimiteri a caccia di demoni e vampiri come faceva da anni ormai. Inizialmente tutti questi suoi impegni le avevano impedito di trascorrere del tempo con sua sorella che, giorno dopo giorno, si era rattristata sempre più per questa mancanza di contatto tra di loro. Buffy in quel periodo aveva fatto il possibile e l’impossibile per passare più tempo con Dawn, ma la ragazzina sembrava determinata a renderle la vita impossibile facendola sentire continuamente in colpa per il fatto che avesse fin troppi impegni per una ragazza di soli 20 anni. Buffy aveva cercato più volte di parlare con Dawn spiegandole che tutto ciò che faceva lo faceva per lei, ma sua sorella minore era sempre più convinta che fossero tutte scuse per non passare del tempo con lei. Era stato allora che Buffy aveva deciso di fare un solo turno al Doublemeat Palace per trascorrere l’interno pomeriggio con Dawn e andare a caccia la sera, dopo che sua sorella era ormai andata a letto, ma quello era stato il periodo più difficile per tutti loro. I soldi che Buffy guadagnava con un solo turno non erano abbastanza, a malapena coprivano tutte le bollette e la spesa, di conseguenza la cacciatrice non riusciva a smettere di pensare a come poter fare per migliorare la loro situazione economica e, al tempo stesso, accontentare Dawn. In seguito i problemi invece di diminuire erano aumentati, infatti, ben presto Buffy aveva scoperto che Dawn aveva rubato alcuni oggetti al Magic Shop e in altri negozi del centro di Sunnydale, la cacciatrice non sapeva ancora se fosse stato a causa dei pochi soldi che possedevano o se, semplicemente, la ragazzina lo avesse fatto per un disperato bisogno di attenzioni, ma di certo il rapporto con sua sorella minore era cambiato drasticamente dopo quella scoperta. Dawn era rimasta in punizione per due settimane, aveva dovuto restituire gli oggetti rubati ai rispettivi negozi e per ripagare il suo debito lavorava part-time al Magic Shop senza essere retribuita. Sebbene la piccola di casa Summers si era resa conto dell’errore commesso, considerava ingiusto il fatto che la punizione non era ancora finita nonostante fosse passato ormai più di un mese, ma Buffy era stata perentoria a riguardo e ancora oggi si sentiva tradita nel profondo. Aveva fatto di tutto per rendere la vita di Dawn il più normale possibile nonostante i demoni e vampiri che infestavano le loro vite, si era fatta in quattro per non far pesare a sua sorella i problemi economici che avevano e, nonostante tutto questo, Dawn continuava a deluderla ad ogni passo. In seguito all'accaduto Buffy aveva ripreso a fare il doppio turno a lavoro in quanto ormai sua sorella era costretta a trascorrere il pomeriggio al negozio di Anya e dunque neanche lei aveva più molto tempo libero da trascorrere con la cacciatrice. I suoi amici cercavano di aiutarla in ogni modo data la situazione in cui si trovava, ma ormai Giles si era trasferito in Inghilterra, Xander ultimamente era fin troppo impegnato con i preparativi del matrimonio con Anya, quest’ultima era ancora troppo arrabbiata con Dawn per i furti commessi al negozio e con Buffy per non aver insegnato a sua sorella a non prendere le cose altrui; Willow aveva i suoi problemi dopo la rottura con Tara, ma soprattutto con la magia e passava la maggior parte del tempo a fare esercizi di rilassamento e concentrazione nella sua stanza nella speranza di superare al più presto la sua dipendenza dalle arti magiche; infine, Tara, che era stata una figura importante nella vita di Dawn dopo la scomparsa di Joyce, non veniva più molto spesso a casa Summers per paura di incontrare Willow e dati i suoi impegni all’università poteva incontrare Dawn di rado. Quindi tutto ciò che Buffy poteva fare era andare avanti come meglio poteva sperando che sua sorella abbandonasse alla svelta quel periodo di ribellione e si rendesse conto che, sebbene lei fosse la sorella maggiore, a volte aveva bisogno di aiuto. L'unico che riusciva a comprendere pienamente ciò che stava passando era, purtroppo, un vampiro e sebbene Buffy avesse preferito che non fosse proprio quel vampiro, era comunque molto grata a Spike per averla aiutata a superare il trauma della sua morte, ancora fin troppo fresco, ma soprattutto per averla incoraggiata ad andare avanti quando aveva quasi perso le speranze. Trovava ancora molto strano il fatto di essere riconoscente a colui che un tempo era stato uno dei suoi più acerrimi nemici, ma Buffy Summers aveva imparato da tempo ormai che la vita riserva molte sorprese. Spike era stata una di quelle. Dopo la notte di eccessi che avevano trascorso insieme nella vecchia casa abbandonata, Buffy si era aspettata di tutto dal vampiro biondo, una scenata, una pubblica umiliazione di fronte a tutti i suoi amici, ma non era successo niente del genere, anzi, Spike l'aveva aiutata a cercare Dawn che era scomparsa con Willow, ovviamente senza perdere occasione di stuzzicarla per l'accaduto, ma mantenendo comunque il segreto come promesso. Quel gesto aveva colpito molto la cacciatrice che, sebbene continuava a ripetersi che non avrebbe commesso nuovamente lo stesso errore, aveva iniziato a vedere Spike sotto una luce diversa e aveva lentamente lasciato che entrasse a far parte della sua vita come un confidente fino a che, nonostante tutto, non era finita di nuovo tra le sue braccia. La seconda volta, però, non aveva provato rimorso o vergogna come era successo la prima volta, bensì una voglia di vivere che non provava da molto ormai ed era proprio così che mesi prima aveva iniziato la sua relazione clandestina con Spike. Dopo aver affrontato turni estenuanti al Doublemeat Palace, una Dawn ribelle e vampiri e demoni che si aggiravano imperterriti per le strade buie di Sunnydale, Buffy passava nella cripta di Spike per allentare la tensione, era questo il modo in cui il vampiro si riferiva ai loro incontri notturni, sapendo bene che, sebbene Buffy continuasse a presentarsi da lui, nel profondo si sentiva ancora tremendamente in colpa per ciò che stava facendo. Era come una droga a cui non riusciva a rinunciare, era tutto ciò che le dava la forza per lottare giorno dopo giorno contro le avversità della vita e almeno per il momento non aveva intenzione di rinunciarci.
    Scostando le lenzuola con un gesto di stizza, Buffy si alzò a malincuore dal letto per iniziare la sua routine quotidiana e cercando in tutti i modi di non pensare al vampiro ossigenato. L’ultima cosa che le serviva al momento era pensare a come ogni sera perdeva una parte di se stessa tra le braccia di Spike, ormai da molto tempo era giunta alla conclusione che sebbene una parte di sé sapeva che stava commettendo un errore, l’altra parte di sé sentiva il bisogno di sfogarsi in qualche modo e quella era l’unica cosa che sembrava aiutarla ultimamente di conseguenza non aveva intenzione di rinunciarci. Scendendo al piano di sotto per fare colazione e iniziare a fare le varie faccende di casa, Buffy si concentrò su ogni minimo dettaglio di ciò che stava facendo pur di allontanare i pensieri negativi che l’assalivano in particolar modo in quel momento della giornata. Il silenzio che regnava tra le pareti bianche di casa Summers era un demone che difficilmente la cacciatrice riusciva a sconfiggere. Tornando rapidamente al piano superiore, Buffy si infilò sotto la doccia sperando che il getto dell’acqua potesse distrarla e per alcuni minuti e quella strategia ebbe successo, almeno fino a quando la ragazza non notò un livido sull’interno coscia sinistro che le ricordò immediatamente il vampiro biondo che glielo aveva procurato poche ore prima. Come accadeva di rado, il pensiero delle cose che aveva fatto e che si era lasciata fare da Spike le fece comparire un sorriso malizioso sul volto. Il modo in cui Spike riusciva a rendere naturali anche le azioni più scabrose era un dono, un dono che lui le stava lentamente trasmettendo e che Buffy accettava di buon grado ogni sera. Che si trovassero nella sua cripta, in un vicolo, in un cimitero o al Bronze, in mezzo a tante persone o da soli, completamente nudi o vestiti, Spike riusciva a farle dimenticare tutto ciò che la circondava oltre a tutti i problemi che affrontava quotidianamente. L’unica cosa che le importava in quei preziosi momenti di pace era sentire il corpo freddo del vampiro contro il suo, sentire il suo membro farsi strada dentro di lei lentamente o con violenza, lasciarsi andare a quelle stupende sensazioni che erano in grado di farla sentire viva e in pace con se stessa per brevi istanti o per delle ore. Quello che accadeva in quelle occasioni era completamente diverso rispetto a tutto ciò che Buffy aveva sempre associato con il sesso, Spike le aveva mostrato cose che mai e poi mai si sarebbe aspettata di sperimentare in vita sua, ma doveva anche ammettere che il motivo per cui la sua lista di depravazioni era stata molto corta prima della sua relazione con Spike era anche dovuto alla scelta di partner fatta dalla cacciatrice. Certamente non si era mai aspettata che Riley le chiedesse di sperimentare il sesso in pubblico o di farsi ammanettare alla testata del letto, il suo ex era un bravo ragazzo dell’Iowa che riteneva che le donne devono essere amate e trattate con rispetto e, ovviamente, Buffy era d’accordo, ma spesso dopo aver fatto l’amore con lui si era chiesta se tra di loro ci fosse la passione che rende una relazione degna di essere vissuta. Aveva avuto la sua risposta il giorno in cui aveva trovato Riley Finn, ex bravo ragazzo dell’Iowa, tra le braccia di una vampira prostituta che banchettava con il suo corpo consenziente. La passione, quella vera, Buffy l’aveva sperimentata una sola volta nella sua vita e purtroppo era stata l’esperienza di una sola notte che non le aveva permesso di esplorare il lato nascosto della sua sessualità con l’unica persona che avesse mai dato un senso alla sua esistenza. Sicuramente se lei ed Angel avessero avuto l’opportunità di vivere la loro vita sessuale senza ostacoli, il vampiro bruno si sarebbe rivelato un ottimo amante e un ottimo insegnante in tutte le materie che comprendevano la parola depravazione. Angel. Buffy ormai pronunciava ad alta voce quel nome di rado o affatto da ormai 3 anni, ma ultimamente aveva notato che anche solo pensare a lui le faceva male e, di conseguenza, aveva iniziato a pensare al suo primo amante sempre meno per preservare ciò che restava del suo cuore. Se Buffy fosse stata una persona migliore sarebbe stata felice per lui e per il fatto che finalmente sembrava aver trovato la sua strada a Los Angeles, ma sfortunatamente essere la cacciatrice non l’aveva resa una persona migliore e una parte di lei odiava il vampiro bruno per averla abbandonata a se stessa in così tante occasioni. La rabbia l’assaliva quando ripensava alle parole che le avevano spezzato il cuore definitivamente tanti anni prima, il suo Angelo bruno che le sussurrava tra le pareti del sistema fognario di Sunnydale che lei meritava di più, una vita alla luce del sole, una persona con cui poter fare l’amore e avere dei bambini. La sua vita era cambiata molto dalla partenza di Angel, ma Buffy non aveva trovato nessuna di quelle cose che Angel aveva tanto desiderato per lei. Certo per alcuni anni aveva vissuto alla luce del sole e aveva fatto l’amore con un ragazzo con cui avrebbe potuto avere dei figli un giorno, ma nel profondo aveva sempre saputo che ciò che aveva con Riley non sarebbe durato. Dopo quel primo e ultimo tentativo fallito miseramente, Buffy si era ritrovata sempre di più a vivere nelle tenebre abbandonando la luce del sole dove Angel le aveva detto che apparteneva, aveva smesso di cercare un bravo ragazzo con cui fare l’amore e aveva iniziato a fare sesso con un altro vampiro che non poteva darle figli. Buffy dubitava seriamente che fosse quella la vita che Angel si era immaginato per lei, anzi neanche lei si sarebbe mai aspettata una cosa simile, ma evidentemente quello era il suo destino e Buffy aveva smesso di lamentarsi in proposito ormai da tempo. Senza contare che probabilmente Angel aveva smesso di pensare a lei e alla vita che meritava da tempo, troppo impegnato a vivere la sua vita perfetta. Buffy ancora trovava tremendamente divertente il modo in cui il destino si divertiva a giocare con la sua vita rendendola quasi una barzelletta. L’unico uomo che aveva mai veramente amato era anche l’unico che aveva deciso di lasciarla per il suo bene non facendo altro che rendere la sua vita un inferno, mentre lui aveva trovato la felicità che probabilmente non aveva trovato con lei a Sunnydale. Quando Willow aveva balbettato qualcosa a riguardo, dopo essere stata messa alle strette da Buffy insospettita dal comportamento anomalo della sua amica, era stata come una rivelazione per la cacciatrice. La rossa le aveva raccontato della telefonata di Cordelia ricevuta qualche ora prima che Buffy tornasse dal suo ultimo turno al DoublemeatPalace, a quanto sembrava l’ex reginetta di Sunnydale aveva deciso di riallacciare i rapporti dato che non si sentivano da tanto e Buffy aveva subito capito per quale motivo la ragazza bruna si era improvvisamente resa conto che le mancavano le sue vecchie amiche. Willow le aveva dato la notizia con quanto più garbo e tatto possibile, ma lei come tutti gli altri suoi amici erano convinti che la cacciatrice avesse dimenticato Angel ormai da tempo, quindi la sua migliore amica le aveva raccontato di come Cordelia si era detta estasiata della sua nuova relazione con Angel senza rendersi conto che anche a distanza di tutti quegli anni il suo cuore si sarebbe spezzato ugualmente nel sentire che il suo unico amore aveva trovato un’altra. Buffy aveva annuito e mentito, dicendo che era molto contenta per lui ed essendo diventata un’esperta nell’arte del mentire fin dal suo ritorno dall’oltretomba alcuni mesi prima, era riuscita benissimo nell’intento di convincere Willow che ciò che aveva appena detto era la verità, quindi la rossa si era lasciata sfuggire un sospiro di sollievo e le aveva rivelato anche l’altra bella notizia: Connor. Buffy si era sentita morire mentre Willow aveva continuato a raccontarle gli avvenimenti che avevano portato alla nascita del bambino con gli occhi azzurri di sua madre. Sentir pronunciare il nome di Darla e sapere che alla fine il sire di Angel era riuscita a dargli un figlio era stata una pugnalata dritta al cuore, tutto ciò a cui era riuscita a pensare Buffy durante il racconto di Willow erano state le parole di Angel quando con il suo discorso nelle fogne di Sunnydale le aveva ricordato che un giorno avrebbe voluto dei figli e che lui non poteva averne.
    L’immagine di Cordelia che teneva tra le braccia il miracolo di Angel aveva perseguitato Buffy per settimane e Spike ne era consapevole dato che in quei giorni era stata una frequentatrice assidua della sua cripta, sempre alla ricerca della sua dose di pace e tranquillità che solo lui sembrava poterle donare in quel periodo buio della sua vita. Con il tempo Buffy era giunta alla conclusione che non poteva aggiungere anche un cuore spezzato a tutti i problemi che già aveva, quindi aveva imparato ad allontanare il pensiero di Angel, Cordelia e Connor per trovare la forza di andare avanti. Cosa le importava se Angel aveva un’agenzia di successo, una ragazza e un figlio? Lei non poteva permettersi di pensare a ciò che sarebbe potuto essere, doveva pensare alla casa, alle bollette, al lavoro e ad una sorella problematica, e tutto questo l’aiutava a tenere alla larga brutti pensieri, almeno in alcune occasioni.
    Buffy fece un sorriso triste rendendosi conto solo in quel momento che il demone del silenzio si era impossessata di lei e aveva lasciato che la sua mente si abbandonasse ai ricordi e alle riflessioni amare. Uscendo dalla doccia e avvolgendo il suo corpo fin troppo magro nel grande asciugamano rosso, la ragazza si guardò allo specchio senza riconoscere la persona che vi vedeva riflessa come accadeva ormai da mesi. Le occhiaie profonde e scure facevano bella mostra sotto i suoi occhi verde spento, le guance una volta rosee erano bianche e leggermente infossate, Spike aveva ragione quando le diceva che se continuava così l’unica cosa che si sarebbe scopato in un paio di mesi sarebbero state le sue ossa. Sospirando esasperata, Buffy uscì dal bagno avviandosi verso l’armadio per prendere la sua divisa del DoublemeatPalace e pregando che giungesse presto la sera.

    CAPITOLO 3- Los Angeles -
    Wesley compose il numero che un suo informatore gli aveva procurato e attese una risposta con trepidazione. Mettersi in contatto con i Mutatio non era la soluzione migliore, soprattutto dato che nessuno di loro sapeva con certezza come fosse la vita all'interno di quella compagnia, ma Wesley e Angel erano a corto di idee e anche di libri da consultare. Mentre stava riflettendo su quei dubbi che ancora non riusciva a togliersi, qualcuno rispose all'altro capo del telefono “Salve, sono Wesley Wyndham Price e chiamo da Los Angeles” “Cosa posso fare per lei, signor Price?” chiese cordiale la voce baritonale “Vorrei parlare con il signor Jack Mallory se è possibile” “Sono io” rispose l'altro iniziando a sembrare confuso per quella telefonata “Oh perfetto” si lasciò sfuggire Wesley contento di essere riuscito a rintracciare l'uomo “Ho fatto molte ricerche sul suo conto” iniziò a dire in preda all'euforia, sperando che l'altro potesse aiutarli con il loro problema, ma senza rendersi conto che ciò che aveva appena detto poteva essere frainteso “Ricerche sul mio conto?” chiese sconcertato l'altro “E per quale motivo avrebbe fatto una cosa simile?” aggiunse iniziando ad alzare il tono di voce “Oh, no. Non mi fraintenda” si affrettò a chiarire Wesley, sperando che non fosse troppo tardi per riparare alla brutta impressione appena fatta “Diciamo che più che fare delle ricerche su di lei ho preso informazioni sulla sua comunità” “Oh, è interessato alla Mutatio?” chiese il signor Mallory tornando improvvisamente di buon umore “Non io direttamente, ma un mio caro amico si e mi ha chiesto di prendere quante più informazioni possibili...” Wesley non riuscì a terminare la frase che subito l'altro uomo iniziò ad elencare tutto ciò che offriva la sua comunità come se si trattasse di un venditore call center. L'ex osservatore lo lasciò parlare sperando di ottenere fiducia e soprattutto sperando che alla fine accettasse Connor nella communità “Allora cosa ne pensa?” chiese infine Mallory “Devo dire che il vostro gruppo è molto interessante, ma vede” iniziò a spiegare Wesley sperando di non essere rifiutato “La situazione del mio amico è un po' particolare” “Quanto particolare?” chiese Jack con voce sospettosa “Sono sicuro che ha sentito parlare del vampiro con l'anima” “Angelus” ribattè l'altro interrompendolo “Si, ne ho sentito parlare” fece una breve pausa e poi aggiunse “E' lui l'amico di cui mi parlava?” chiese con un tono di voce che Wesley non riuscì a capire se fosse preoccupato o sollevato “Effettivamente si, ma non si tratta solo di lui. Vede, in questi ultimi mesi abbiamo subito continui attacchi da parte della comunità demoniaca in seguito alla nascita del figlio di Angel, Connor” iniziò a spiegare Wesley parlando rapidamente per evitare di essere interrotto, ma senza successo “Il vampiro con l'anima ha avuto un figlio?” chiese Jack Mallory sconcertato “Si, all'inizio è stato uno choc anche per noi, ma si è poi scoperto che era destino che avvennisse” “E ovviamente ogni demone ne vuole un pezzo” concluse per lui la storia il capo della Mutatio “Si, proprio così” “Il vampiro con l'anima vuole protezione, vuole immunità, per lui e per la sua prole” disse l'uomo comprendendo bene lo scopo della telefonata “Si” rispose Wesley iniziando a notare l'interessamento dell'uomo in quella storia e lasciando che fosse lui a parlare e limitandosi solo a rispondere alle sue domande “Potrei anche offrirgli ciò che lui cerca, ma a due condizioni” “Qualunque cosa” replicò Wesley sapendo bene che Angel avrebbe detto la stessa cosa se fosse stato al suo posto, in fondo quella era l'unica soluzione che avevano trovato per tenere Connor al sicuro. “Anche io ho avuto alcuni problemi qui alla comunità ultimamente” iniziò a dire Mallory “E non mi farebbe male ricevere un aiuto da parte di persone esperte in questo campo” aggiunse schiarendosi la voce “I servizi della Angel Investigations sono a sua completa disposizione, signor Mallory” rispose Wesley comprendendo cosa gli stava offrendo l'altro uomo “Saremo più che lieti di aiutarla con il suo problema se lei ci aiuterà con il nostro. Come si dice, una mano lava l'altra” concluse Wesley ormai certo che Angel avrebbe ottenuto la sua immunità “Suppongo che questa fosse la prima condizione” aggiunse l'ex osservatore chiudendo alcuni libri rimasti aperti sulla sua scrivania, ormai certo che non ci sarebbe più stato bisogno di fare ricerche. “Si, quella è la prima condizione. Per quanto concerne la seconda, è molto semplice, prima di aprire le porte della communità al vampiro con l'anima e a suo figlio vorrei poter parlare con il diretto interessato” “Oh, ma certamente” ribattè Wesley, contento per il fatto che le due condizioni proposte dall'altro fossero più che ragionevoli “Al momento Angel non è qui, ma la farò richiamare appena rientra” “La ringrazio, allora attenderò una sua chiamata al più presto. E' stato un piacere parlare di affari con lei signor Price” “Altrettanto signor Mallory” rispose Wesley cordiale, riattaccando il telefono e sorridendo al pensiero che quella storia stava per finire.
    Angel non riusciva a credere a ciò che Wesley gli stava raccontando “E ha accettato così? Senza fare storie?” chiese ancora incredulo “Certo, ovviamente dovrai chiedergli cosa intendeva quando ha detto che c'erano dei problemi alla comunità. Spero non sia niente di grave e che riusciremo ad occuparcene in fretta” “Si, qualunque cosa sia l'affronteremo” ribattè Angel liquidando la questione, troppo contento per la notizia appena ricevuta. Lanciò un'occhiata verso Connor che giocava nel box al centro della sua cameretta, ignaro dei pericoli che correva persino in que preciso istante “Vado a chiamare Mallory” annunciò Angel, ansioso di chiarire i dettagli con il capo dei Mutatio così da poter iniziare una nuova vita con suo figlio “Certo, penso io al piccolo” rispose Cordelia, che fino a quel momento era rimasta in silenzio, poggiandosi al bordo del box bianco. Quello che aveva appena riferito loro Wesley era una bellissima notizia, lei e Angel avevano portato Connor a fare una passeggiata notturna e quando erano rientrati avevano trovato il loro amico che non vedeva l'ora di raccontare loro la novità. Cordelia era contenta che le cose si stessero sistemando, finalmente quella storia stava per finire e allora lei, Angel e Connor avrebbero potuto essere una vera famiglia. Magari Angel le avrebbe anche regalato un bell'anello di diamanti, chissà. Angel sorrise alla sua ragazza, ringraziandola silenziosamente per tutto ciò che faceva per lui e per suo figlio e poi si diresse in fretta verso il suo studio. Componendo il numero in fretta, prese posto sulla sua sedia di pelle nera e attese una risposta dall'altro capo come aveva fatto Wesley poche ore prima “Pronto?” rispose una voce femminile “Uh, salve” ribattè titubante Angel temendo di aver composto il numero sbagliato nella fretta “Sto cercando Jack Mallory” “Oh certamente. Chi lo cerca?” “Il mio nome è Angel” “Oh, signor Angel, il signor Mallory aspettava con ansia la sua chiamata. Glielo passo subito” “La ringrazio” rispose Angel sollevato per il fatto che l'altro uomo sembrava interessato a lui tanto quanto lui era interessato all'uomo. “Angelus” disse una voce maschile pochi sencondi dopo “Mi fa molto piacere che hai chiamato” “La ringrazio per essersi interessato alla mia causa” disse cordialmente Angel, evitando di fargli notare che aveva sbagliato ad usare il nome del suo alter ego demoniaco, in fondo si trattava solo di un nome “Dunque, il suo amico, il signor Price, mi diceva che suo figlio rischia molto lì a Los Angeles” Si signore” si limitò a dire Angel, lasciando che fosse l'altro a dirigere la conversazione “Come dicevo prima al suo amico, siamo più che disposti ad accogliere lei e la sua prole, ma come ben sa i Mutatio sono una comunità molto ristretta e non lasciamo entrare chiunque. Si verrebbe solo a creare caos, mi capisce?” “Certamente” “Di solito accettiamo coppie miste che non hanno figli ovviamente, ma questo solo perchè per natura non possono riprodursi. Nel suo caso sono più che disposto a fare un'eccezione data la particolare situazione. Non succede tutti i giorni di vedere due vampiri procreare. Senza contare che la mia comunità è nata proprio per salvaguardare coloro che sono diversi e sicuramente suo figlio rientra in questa categoria” “Grazie per aver fatto un'eccezione per me e mio figlio” rispose Angel con il sorriso sul volto al pensiero che i suoi problemi erano davvero finiti “Ma il mio amico mi parlava di un problema che lei ha a sua volta” disse Angel, sospingendo l'uomo a parlare di quel fatto in particolare per rendersi conto se era un problema che lui e la sua squadra potevano risolvere. “Si, purtroppo. Vede, da un po' di tempo la mia comunità è attaccata periodicamente” il cuore di Angel avrebbe smesso di battere se non fosse che già non batteva. Tutto quel tempo passato al telefono, a parlare con Wesley e a sperare che finalmente tutto potesse finire e quell'uomo diceva che i Mutatio, una comunità che doveva essere neutrale veniva attaccata periodicamente “Mi scusi” iniziò a dire titubante Angel, sperando di non offendere l'uomo “Credevo che i Mutatio godessero di immunità da parte della comunità demoniaca” “E' così, infatti temiamo che la minaccia venga dall'interno” comprendendo subito quali fossero le preoccupazioni del vampiro, l'uomo si affrettò ad aggiungere “Non si preoccupi, questo non inciderà sull'immunità sua e della sua famiglia. I membri della communità sono al sicuro ormai, abbiamo avuto delle perdite solo i primi mesi” “Cosa intende?” chiese Angel confuso per le parole dell'uomo “Sono attacchi ben mirati, avvengono sempre nello stesso giorno ogni mese, quindi ormai più nessuno resta ferito. Sapendo che un incendio verrà appiccato da qualche parte tutti restano all'erta” “E anche se questi attacchi avvengono tutti nello stesso giorno ogni mese nessun membro è riuscito a scoprire chi è il responsabile?” chiese attonito Angel, sconvolto all'idea che una comunità per metà composta da demoni non si fosse messa in moto per risolvere la situazione “No, qui tutti credono che sia il fantasma di qualche antico membro della communità e ne hanno paura. All'inizio c'erano alcuni temerari che hanno provato a fare qualcosa, ma il mese dopo erano sempre questi il bersaglio di quello che ormai tutti chiamano il Fantasma, quindi abbiamo smesso di provare” “Capisco” ribattè Angel, sollevato al pensiero che ciò che avrebbe dovuto affrontare non sembrava tanto pericoloso e che una volta risolto quel problema sarebbe stato libero di fare da padre a Connor. “Bene signor Mallory, io e la mia agenzia investigativa saremo felici di aiutarla in cambio della sua generosità. Possiamo venire a dare un'occhiata in giro tra qualche giorno e...” “No, no, no Angelus” lo interruppe subito l'altro “Nessuno può entrare nel territorio della communità a meno che non ne faccia parte” “Oh capisco” rispose Angel, iniziando a pensare che con tutte le regole che aveva quell'uomo la situazione si stava complicando “Allora verrò solo io a dare un'occhiata” “Angelus” lo interruppe di nuovo Mallory “Perchè non viene a stare da noi per qualche tempo con la sua famiglia?” propose l'uomo “Vede, non posso concederle l'immunità se non condivide con noi l'esperienza dei Mutatio almeno per qualche tempo. Sto infrangendo molte regole per lei, ho concesso l'immunità a suo figlio e le permetterò di vivere la sua vita fuori dalle terre della comunità, ma lei deve darmi qualcosa in cambio e venire a stare da noi per un po'. Non posso lasciare che gli altri membri inizino a pensare che sto regalando a chiunque mi telefoni l'immunità, capisce?” “Capisco benissimo” rispose Angel annuendo anche se l'altro non poteva vederlo. In fondo non aveva tutti i torti, Angel sapeva bene come funzionavano queste congregrazioni dove le regole erano regole. Jack Mallory ovviamente aveva spiegato alla sua comunità che avrebbe concesso l'immnunità ad Angel e Connor solo in cambio di un aiuto per risolvere il caso del Fantasma, ma alcuni membri sicuramente non erano stati d'accordo e vederlo vivere con loro almeno fino a caso risolto avrebbe potuto calmare le acque. “Farò tutto quello che è necessario affinchè entrambi potremo avere ciò che vogliamo” “Sono felice di sentirglielo dire Angelus” replicò con tono sollevato Mallory “Allora aspetto con ansia lei, suo figlio e la sua compagna” Angel corrugò la fronte “Compagna?” “Si, certo. Deve portare anche lei se vuole entrare nella comunità. Pensavo che lo avrebbe fatto comunque, quindi non ho precisato questo punto. Ci sono problemi?” Angel restò in silenzio a riflettere, avrebbe potuto rispondere che si, c'era un problema dato che non aveva una vera e propria compagna al momento. Se l'uomo si riferiva alla madre di Connor, sarebbe statao un problema portare Darla dai Mutatio. Se, invece, si stava riferendo a Cordelia...Angel non era sicuro di ciò che aveva con Cordelia e soprattutto non voleva metterla in pericolo portandola con sé in un posto dove c'erano incendi ogni mese. “Sono sicuro che la sua compagna la vedrà come una vacanza” riprese a dire Mallory notando l'incertezza dell'altro “E qui sono tutti ansioni di conoscere la cacciatrice senza rischiare di perdere la vita” concluse ridacchiando per la sua stessa battutta “La cacciatrice?” chiese a quel punto Angel, sempre più confuso “Buffy?” “Si, Buffy Summers, la cacciatrice e sua compagna” replicò Jack iniziando a pensare che c'era davvero qualche problema “Vede signor Mallory” iniziò a spiegare Angel, decidendo di essere onesto con quell'uomo che aveva deciso di aiutarlo “Io e Buffy non stiamo più insieme da molto ormai” “Oh sciocchezze, lei è la sua compagna. Non si può decidere di lasciare una compagna da un giorno all'altro” replicò incredulo l'uomo “Purtroppo è così. Ci siamo lasciati circa 3 anni fa e lei adesso ha la sua vita e io la mia” seguì un lungo silenzio e Angel iniziò a pensare che, per chissà quale altra regola avessero i Mutatio, doveva per forza portare una compagna con sé, quindi decise di fare il nome di Cordelia sapendo che la ragazza lo avrebbe aiutato “Adesso ho una nuova compagna, si chiama Cordelia” stava per raccontargli quanto fosse bella e speciale la ragazza, quando Jack lo interruppe bruscamente “Angelus” disse con il tono di un genitore deluso “Una compagna è per la vita. Crede che io mi sia risposato dopo la morte della mia Diana? No. Lo sa perchè? Perchè non c'è donna al mondo che potesse prendere il suo posto. All'inizio ho provato, ma alla fine mi sono reso conto che preferivo stare da solo piuttosto che tradirla. Adesso lei mi sta dicendo che la sua compagna per la vita è ancora in vita, ma che lei sta con un'altra ragazza...una ragazza qualunque?” continuò a parlare alzando il tono di voce “Capisco che il mondo è cambiato, ma almeno tra noi demoni ci dovrebbe essere ancora il rispetto per l'amore eterno e soprattutto per il matrimonio! Lei mi sta praticamente dicendo che ha divorziato?” chiese incredulo “Non saprei, io...” Angel era davvero senza parole, sapeva bene che tutto quello che aveva appena detto Mallory era la realtà, ma al tempo stesso l'uomo non conosceva tutta la storia, non sapeva che lui l'aveva fatto solo per dare a Buffy la possibilità di vivere una vita migliore “Noi accettiamo solo anime veramente innamorate e legate per l'eternità. Lei e la cacciatrice appartenente a questa categoria. L'errore che ha commesso con il suo sire e che ha portato alla nascita di suo figlio credevo che si fosse trattata solo di una scappatella, ma apparentemente lei sta passando da una donna all'altra senza rimorsi nei confronti della sua consorte. Mi spiace, ma non credo che potremmo accettare lei e la sua “ragazza” Cordelia” concluse con tono brusco “Aspetti, aspetti” lo richiamò Angel disperato per la piega che aveva preso la conversazione. Quell'uomo era la sua unica speranza per salvare suo figlio e non poteva finire tutto in quel modo. “Mi tengo ancora in contatto con Buffy, noi ci amiamo ancora, abbiamo solo deciso di prendere strade diverse per un po' di tempo” iniziò a dire Angel, cercando di convincere Jack che la storia tra lui e Buffy non era finita “Avevate bisogno di spazio?” chiese l'altro abbassando il tono di voce e tornando ad essere comprensivo “Si, esattamente” si affrettò a rispondere Angel, disposto a tutto pur di ottenere l'immunità per Connor “Oh, allora sarò più che disposto ad accogliere lei e la cacciatrice nel momento in cui avrete ritrovato la strada l'uno verso l'altro” “Oh, ma noi siamo già sulla buona strada” ribattè Angel con un gioco di parole e sentendosi sempre peggio per le bugie che stava dicendo “Abbiamo iniziato a frequentarci di nuovo e sono sicuro che Buffy sarà più che felice di venire con me e Connor nella sua comunità” “Benissimo” rispose l'altro condiscendente “Allora mi chiami quando la sua consorte è pronta e ci organizzeremo” “Certamente, la ringrazio ancora. A presto” Angel riattaccò il telefono sentendosi spossato come se avesse combattutto demoni tutta la notte. Quell'intoppo proprio non ci voleva, se Mallory avesse accettato Cordelia come sua compagna Angel adesso avrebbe già potuto iniziare a fare le valige, ma aveva chiesto esplicitamente Buffy e quello era un bel problema. Non vedeva Buffy da mesi ormai, da quando le aveva chiesto di incontrarsi a metà strada dopo il suo ritorno e anche in quell'occasione entrambi si erano resi conto che il tempo aveva raffreddato ciò che c'era stato tra di loro. Tre anni prima avrebbe potuto dire di conoscere Buffy Summers meglio di chiunque altro, ma parlando con lei in quel luogo deserto che avevano scelto per il loro incontro, Angel si era reso conto che la ragazzina che aveva conosciuto e amato un tempo era cambiata moltissimo, si era trasformata in una donna ed era andata avanti con la sua vita così com'era giusto che fosse. Adesso era costretto a tornare da lei per chiederle il favore più importante della sua vita e non sapeva neanche se la nuova Buffy Summers avrebbe accettato di aiutarlo tanto quanto avrebbe fatto la ragazzina di 16 anni che aveva tanto amato.
    “Angel, tutto bene?” chiese un Wesley preoccupato dalla porta del suo ufficio “Non proprio” rispose sospirando il vampiro “Cos'è successo? Mallory non ha accettato infine?” domandò entrando nello studio e sedendosi di fronte al suo amico “Non è questo, solo che ha fatto alcune richieste e non so se potrò accontentarlo” “Che richieste?” chiese Wesley sempre più curioso, non sapendo proprio quali richieste avesse potuto fare Mallory dato che durante la loro conversazione non sembravano esserci stati problemi “Vuole che vada a stare da lui per un po' di tempo” iniziò a dire Angel, raccontando a Wesley la storia degli incendi e del Fantasma “Non sembra un problema insormontabile” commentò l'ex osservatore non capendo bene per quale motivo Angel sembrava tanto devastato “Non è quello il problema infatti. Stavamo concludendo l'accordo quando lui ha detto che sarebbe stato felice di accogliere me, Connor e la mia compagna” “La tua compagna?” chiese confuso l'altro “Esattamente, è stata la mia stessa reazione” “Cordelia?” chiese Wesley corrugando la fronte, sapeva che tra i due c'era qualcosa, ma non avrebbe chiamato Cordelia la compagna di Angel. Forse se quella situazione con Connor si fosse risolta allora i due avrebbero potuto iniziare a provare a stare davvero insieme, ma al momento era più un modo per confortarsi l'un l'altro nei momenti del bisogno “Ho provato a dirgli che era lei la mia compagna adesso, anche solo per convincerlo a farmi entrare nella comunità, ma lui continuava a insistere che Cordelia non andava bene” Angel fece una pausa e poi a voce più bassa aggiunse “Ha fatto il nome di Buffy” “La cacciatrice?” urlò sconvolto Wesley, senza rendersi conto che il motivo per cui Angel aveva sussurrato il nome del suo primo amore era per non far sentire niente a Cordelia, che, invece, sentendo Wesley pronunciare la cacciatrice si fiondò nello studio con Connor in braccio “Cosa sta succedendo?” chiese già sul piede di guerra “Niente” si affrettò a rispodere Angel, mentre Wesley comprendeva solo in quel momento quale fosse il problema “Non è niente, non è mai niente quando sento fare il nome della cacciatrice” replicò l'altra facendo capire ai due uomini che aveva sentito la loro conversazione e che non avevano motivo di mentirle “Stiamo solo valutando delle possibilità” disse Angel sperando che la ragazza non iniziasse ad elencare le mille ragioni per cui chiedere aiuto alla cacciatrice fosse una cattiva idea, dato che sembrava proprio che sarebbe stato costretto ad optare quel quella soluzione. “Sunnydale non è una possibilità!” esclamò Cordelia lasciando che un Connor agitato scendesse a terra e iniziasse a gattonare per la stanza. “Forse è l'unica possibilità che abbiamo” replicò Wesley, decidendo di prendersi lui la responsabilità di convincere Cordelia che quella era l'unica cosa da fare “I Mutatio non accoglieranno Angel se...” il vampiro lo interruppe prima che potesse raccontare alla ragazza ciò che Mallory aveva detto a proposito di Buffy e del loro legame “Mi occuperò io di quell'intoppo, Wesley” disse all'amico, sperando che almeno questa volta l'altro cogliesse il suo avvertimento e tenesse la bocca chiusa almeno fino a che lui non fosse stato sicuro di cosa fare “Benissimo” acconsentì Wesley annuendo e iniziando a capire che il vampiro aveva già un piano su come occuparsi di tutto “Quale intoppo?” chiese Cordelia, ma senza ottenere risposta “Ho preso una decisione” disse invece Angel ignorando la confusione della ragazza “Non possiamo restare qui ad aspettare che qualcuno ci attacchi, anche combattendo contro tutti i demoni che vogliono Connor arriverà un momento in cui uno di noi verrà distratto abbastanza a lungo e poi il danno sarà fatto. Non voglio che accada e non voglio farmi trovare impreparato” posando lo sguardo direttamente su Cordelia, per farle capire che diceva sul serio e che la sua decisione non era reversibile, aggiunse “Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile e Buffy potrebbe essere proprio quello che ci serve in questa situazione” Cordelia stava per replicare, ma l'occhiata che le lanciò Angel le fece cambiare idea, conosceva bene quello sguardo, stava ad indicare che il vampiro non ammetteva repliche “Partiremo il prima possibile, devo solo fare una telefonata a Sunnydale per vedere se sono disposti ad ospitarci per un po'” Cordelia uscì arrabbiata dalla stanza lasciando Connor indietro, ma Angel sapeva bene che ogni volta che si faceva il nome di Sunnydale o della cacciatrice Cordelia diventava di malumore. “Hai un piano?” chiese Wesley sperando che almeno con lui il vampiro si sarebbe confidato di più su ciò che aveva deciso “Si, chiamerò Buffy e le chiederò se è disposta ad ospitarci a Sunnydale, se dovesse accettare allora partiremo entro domani” “E che mi dici dei Mutatio?” chiese l'ex osservatore temendo che Angel avesse abbandonato quell'opzione pur di non dover chiedere niente alla sua ex “Una volta a Sunnydale ne parlerò con Buffy, preferisco farlo di persona...” fece una breve pausa e scosse la testa lasciandosi scappare un sorriso “Se lo facessi per telefono scono sicuro che mi sbatterebbe il telefono in faccia” “Oh” esclamò Wesley leggermente confuso “Quindi preferisci farlo di persona così potrà prenderti direttamente a pugni?” chiese sorridendo anche lui nel ripensare all'indole di colei che un tempo era stata la sua cacciatrice anche se per poco tempo. Angel sorrise nuovamente “Speriamo di no, Wesley” rispose, prendendo in braccio su figlio e sperando davvero che Buffy non fosse cambiata poi così tanto.



    Edited by SilviaLivre - 19/7/2010, 17:37
     
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  14. VtheSlayer
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    Wow..... grazie grazie grazie.....
    è bellissima :wub: :wub: :wub:
    un bacione
     
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  15. sarina!!!
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    ho appena finito di leggere il nono capitolo...
    non vedo l'ora di sapere un pò di più sulla convivenza...
    E' UNA STORIA SUPER SUPER MERAVIGLIOSA!!!!!!
    1BACIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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37 replies since 1/12/2009, 20:01   720 views
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